FinTech – the application of technology to financial services resulting in innovations in processes, services or products – currently attracts the attention of national and international regulators as well as of the academia. This phenomenon, in fact, has not only been revolutionizing the way financial services are offered but has also challenged the current approach in financial regulation and supervision. Such innovations have allowed activities which are difficult to qualify under traditional legal categories and, therefore, have often escaped current regulations. Furthermore, they place themselves in grey areas, across different sectors and countries, with the effect of, either, being subject to multiples regimes or, on the contrary, of escaping regulation in “no man’s land” territories. The present paper aims at, firstly, describing the main legal issues in regulating FinTech, providing varied specific examples and, secondly, providing principles for an optimal regulation of such new phenomenon, in the framework of a general rethinking of the current approach in financial regulation, toward a more proportional, tiered, functional and cross-sectoral model. Finally, I will apply such principles to the analysis and evaluation of the Proposal for a Regulation on European Crowdfunding Services Providers for businesses, currently under discussion in trilateral negotiations.

Il FinTech – l’applicazione della tecnologia ai servizi finanziari con l’innovazione dei processi, servizi o prodotti – è attualmente al centro dell’attenzione dei regolatori nazionali ed internazionali e delle discussioni dottrinali. Esso, infatti, attraverso l’impiego di internet, intelligenza artificiale, algoritmi, blockchain/DLT ed altre tecnologie abilitanti, non sta solo rivoluzionando il mercato dei servizi finanziari ma anche sfidando e mettendo in discussione l’attuale approccio regolatorio nel settore finanziario. Tali innovazioni hanno portato ad attività difficilmente riconducibili nell’alveo delle tradizionali categorie giuridiche e che, anche per tale motivo, non riescono ad essere pienamente “catturate” dalle attuali normative. Inoltre, esse si collocano spesso in zone grigie, a cavallo tra più settori (investimenti, prestiti, pagamenti, assicurazioni) e più ordinamenti, con l’effetto di essere potenzialmente sottoposti a plurime discipline diverse (anche in considerazione delle persistenti diversità normative ed interpretative) o, all’opposto, di sfuggire alle stesse, restando “non luoghi” da un punto di vista giuridico. Il presente paper intende descrivere le principali problematiche giuridiche in materia di regolazione del FinTech con esempi specifici, per poi suggerire spunti per una regolazione ottimale del fenomeno, seppur nell’ottica di un parziale ripensamento dell’attuale sistema di regolazione finanziaria, verso un modello più proporzionale (in considerazione delle dimensioni, inter-connessioni e semplicità delle attività), graduale (tiered-approach: da un modello di autorizzazione e disciplina semplificati per i piccoli e semplici operatori fino ad arrivare al regime più severo e complesso per intermediari sistematicamente rilevanti), funzionale e parzialmente cross-sectoral per tutti gli operatori. Infine, si applicheranno tali principi all’analisi della Proposta di Regolamento europeo in materia di fornitori di servizi di crowdfunding alle imprese, attualmente oggetto di discussione e negoziazioni.

FinTech. Problematiche e spunti per una regolazione ottimale

eugenia macchiavello
2019-01-01

Abstract

FinTech – the application of technology to financial services resulting in innovations in processes, services or products – currently attracts the attention of national and international regulators as well as of the academia. This phenomenon, in fact, has not only been revolutionizing the way financial services are offered but has also challenged the current approach in financial regulation and supervision. Such innovations have allowed activities which are difficult to qualify under traditional legal categories and, therefore, have often escaped current regulations. Furthermore, they place themselves in grey areas, across different sectors and countries, with the effect of, either, being subject to multiples regimes or, on the contrary, of escaping regulation in “no man’s land” territories. The present paper aims at, firstly, describing the main legal issues in regulating FinTech, providing varied specific examples and, secondly, providing principles for an optimal regulation of such new phenomenon, in the framework of a general rethinking of the current approach in financial regulation, toward a more proportional, tiered, functional and cross-sectoral model. Finally, I will apply such principles to the analysis and evaluation of the Proposal for a Regulation on European Crowdfunding Services Providers for businesses, currently under discussion in trilateral negotiations.
2019
Il FinTech – l’applicazione della tecnologia ai servizi finanziari con l’innovazione dei processi, servizi o prodotti – è attualmente al centro dell’attenzione dei regolatori nazionali ed internazionali e delle discussioni dottrinali. Esso, infatti, attraverso l’impiego di internet, intelligenza artificiale, algoritmi, blockchain/DLT ed altre tecnologie abilitanti, non sta solo rivoluzionando il mercato dei servizi finanziari ma anche sfidando e mettendo in discussione l’attuale approccio regolatorio nel settore finanziario. Tali innovazioni hanno portato ad attività difficilmente riconducibili nell’alveo delle tradizionali categorie giuridiche e che, anche per tale motivo, non riescono ad essere pienamente “catturate” dalle attuali normative. Inoltre, esse si collocano spesso in zone grigie, a cavallo tra più settori (investimenti, prestiti, pagamenti, assicurazioni) e più ordinamenti, con l’effetto di essere potenzialmente sottoposti a plurime discipline diverse (anche in considerazione delle persistenti diversità normative ed interpretative) o, all’opposto, di sfuggire alle stesse, restando “non luoghi” da un punto di vista giuridico. Il presente paper intende descrivere le principali problematiche giuridiche in materia di regolazione del FinTech con esempi specifici, per poi suggerire spunti per una regolazione ottimale del fenomeno, seppur nell’ottica di un parziale ripensamento dell’attuale sistema di regolazione finanziaria, verso un modello più proporzionale (in considerazione delle dimensioni, inter-connessioni e semplicità delle attività), graduale (tiered-approach: da un modello di autorizzazione e disciplina semplificati per i piccoli e semplici operatori fino ad arrivare al regime più severo e complesso per intermediari sistematicamente rilevanti), funzionale e parzialmente cross-sectoral per tutti gli operatori. Infine, si applicheranno tali principi all’analisi della Proposta di Regolamento europeo in materia di fornitori di servizi di crowdfunding alle imprese, attualmente oggetto di discussione e negoziazioni.
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