Il processo di sinterotempra è generalmente applicato ad acciai ad alto tenore di elementi di lega che, sottoposti a velocità di raffreddamento medio-alte dopo il normale ciclo di sinterizzazione, raggiungono durezze elevate (anche superiori ai 500 HV5) [1, 2]. Tuttavia, nella pratica industriale, per determinati utilizzi (es.: levette per applicazioni meccaniche, mozzi per frizioni, ecc.), sono sufficienti durezze dell’ordine di 200-250 Vickers, inferiori a quelle ottenute applicando la sinterotempra a polveri altolegate e superiori a quelle ottenibili per i materiali “tradizionali” solo sinterizzati. Precedenti lavori di ricerca [3] hanno verificato la possibilità di raggiungere tale obiettivo applicando a leghe a medio-bassa temprabilità il processo di sinterotempra (anche con velocità di raffreddamento non molto alte, dell’ordine di 3-5°C/sec). Tale procedura permette una riduzione dei tempi e dei costi, grazie all’eliminazione dei passaggi successivi alla sinterizzazione. Una volta appurata l’utilità di estendere il processo di sinterotempra a polveri mediamente legate, è parso utile effettuare uno studio sistematico sull’influenza di alcuni parametri di produzione, quali la massa volumica e lo spessore dei componenti [4, 5, 6].

La sinterotempra applicata ad una lega a media temprabilità: influenza della densità e dello spessore dei componenti

Ienco, M. G.;Piccardo, P.;Pinasco, M. R.;Stagno, E.
2004-01-01

Abstract

Il processo di sinterotempra è generalmente applicato ad acciai ad alto tenore di elementi di lega che, sottoposti a velocità di raffreddamento medio-alte dopo il normale ciclo di sinterizzazione, raggiungono durezze elevate (anche superiori ai 500 HV5) [1, 2]. Tuttavia, nella pratica industriale, per determinati utilizzi (es.: levette per applicazioni meccaniche, mozzi per frizioni, ecc.), sono sufficienti durezze dell’ordine di 200-250 Vickers, inferiori a quelle ottenute applicando la sinterotempra a polveri altolegate e superiori a quelle ottenibili per i materiali “tradizionali” solo sinterizzati. Precedenti lavori di ricerca [3] hanno verificato la possibilità di raggiungere tale obiettivo applicando a leghe a medio-bassa temprabilità il processo di sinterotempra (anche con velocità di raffreddamento non molto alte, dell’ordine di 3-5°C/sec). Tale procedura permette una riduzione dei tempi e dei costi, grazie all’eliminazione dei passaggi successivi alla sinterizzazione. Una volta appurata l’utilità di estendere il processo di sinterotempra a polveri mediamente legate, è parso utile effettuare uno studio sistematico sull’influenza di alcuni parametri di produzione, quali la massa volumica e lo spessore dei componenti [4, 5, 6].
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