Confessione e sigillo sacramentale nel Concilio Lateranense IV: dalla normativa alla riflessione dottrinale. Fra i canoni approvati dal Concilio Lateranense IV spicca per importanza nella disciplina sacramentale il XXI intitolato, come di consueto, dalle parole iniziali, Omnis utriusque sexus. Con esso la Chiesa non sancì soltanto una normativa universale che stabiliva per il fedele l'obbligo della confessione annuale di tutti i suoi peccati al proprio parroco, al fine di poter ricevere almeno a Pasqua, previa esecuzione della penitenza imposta, il sacramento dell'eucarestia, ma introdusse anche una regolamentazione più ampia dello stesso sacramento che toccava un tema rilevante quale quello del sigillum confessionis e delle relative pene previste in caso di sua violazione. Per la prima volta quest'istituto, che affonda le sue radici nel diritto divino, riceveva una disciplina normativa generale ed organica destinata a divenire oggetto di riflessioni da parte della dottrina, soprattutto a seguito della sua recezione all'interno del Liber Extra di Gregorio IX (X 5. 38. 12). Premesso un breve excursus sull'emersione nello ius vetus di una prima regolamentazione dell'obbligo del segreto in relazione alla confessione, si cercherà di comprendere l'impatto della normativa innocenziana sulla riflessione dottrinale e sullo sviluppo della successiva disciplina in materia fra Medioevo ed età moderna
Confesion y sigilo sacramental en el Concilio Lateranense IV: De la normativa a la reflexion doctrinal
Daniela Tarantino
2017-01-01
Abstract
Confessione e sigillo sacramentale nel Concilio Lateranense IV: dalla normativa alla riflessione dottrinale. Fra i canoni approvati dal Concilio Lateranense IV spicca per importanza nella disciplina sacramentale il XXI intitolato, come di consueto, dalle parole iniziali, Omnis utriusque sexus. Con esso la Chiesa non sancì soltanto una normativa universale che stabiliva per il fedele l'obbligo della confessione annuale di tutti i suoi peccati al proprio parroco, al fine di poter ricevere almeno a Pasqua, previa esecuzione della penitenza imposta, il sacramento dell'eucarestia, ma introdusse anche una regolamentazione più ampia dello stesso sacramento che toccava un tema rilevante quale quello del sigillum confessionis e delle relative pene previste in caso di sua violazione. Per la prima volta quest'istituto, che affonda le sue radici nel diritto divino, riceveva una disciplina normativa generale ed organica destinata a divenire oggetto di riflessioni da parte della dottrina, soprattutto a seguito della sua recezione all'interno del Liber Extra di Gregorio IX (X 5. 38. 12). Premesso un breve excursus sull'emersione nello ius vetus di una prima regolamentazione dell'obbligo del segreto in relazione alla confessione, si cercherà di comprendere l'impatto della normativa innocenziana sulla riflessione dottrinale e sullo sviluppo della successiva disciplina in materia fra Medioevo ed età modernaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.