A capitulum of Walter Map’s De nugis curialium (I, 15: «De capcione Ierusalem per Saladinum») deals about The conquest of Jerusalem by Saladin. In the following nugae (I, 18, 19, 21, 22) the author strikes an heavy critical judgment about Templars, who are accused of accumulating immense wealth and in the same time of infringing the evangelic dictum against the use of violence in any case, also if it is aimed at the defence of Christianity. The author concludes that the genuine Templars’ purpose is to perpetuate the conflict and, in this manner, their hegemony in the Middle East.
La conquista di Gerusalemme a opera di Saladino è oggetto di un capitu- lum del De nugis curialium di Walter Map (I, 15: «De capcione Ierusalem per Saladinum») che da essa trae spunto per un’argomentata critica nei confronti dell’Ordine templare (I, 18, 19, 21, 22). Quest’ultimo è infatti accusato dal- l’autore per un verso di accumulare infinite ricchezze, devolute loro per la di- fesa della Terrasanta, per l’altro di contravvenire al dettato evangelico che im- pone di non reagire alla violenza con la violenza ma piuttosto con la sopporta- zione (Mt 26, 52). Partendo da tali considerazioni Map arriva a insinuare il dubbio che l’operato dei milites Christi sia addirittura controproducente, con- siderato che a dispetto dell’incontrastata supremazia di cui godevano Gerusa- lemme era perduta e la Terrasanta versava in un declino inesorabile. Egli espri- me allora il sospetto che il vero fine dei Templari non sia di ergersi a baluardo della Cristianità bensì perpetuare uno stato di conflitto permanente mosso da poco encomiabili motivazioni economiche e di salvaguardia di una posizione egemonica saldamente detenuta.
La presa di Gerusalemme vista dalle sponde del Tamigi. Walter Map e i mirabilia dell’Outremer
maura sonia barillari
2017-01-01
Abstract
A capitulum of Walter Map’s De nugis curialium (I, 15: «De capcione Ierusalem per Saladinum») deals about The conquest of Jerusalem by Saladin. In the following nugae (I, 18, 19, 21, 22) the author strikes an heavy critical judgment about Templars, who are accused of accumulating immense wealth and in the same time of infringing the evangelic dictum against the use of violence in any case, also if it is aimed at the defence of Christianity. The author concludes that the genuine Templars’ purpose is to perpetuate the conflict and, in this manner, their hegemony in the Middle East.File | Dimensione | Formato | |
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