Il breve articolo costruisce un "case study" intorno all'opera di John Akomfrah "Vertigo Sea", presentata alla 56. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, per evidenziare come in essa l'artista e videomaker britannico abbia saputo accogliere e tradurre in modo efficace l'invito del curatore Okwui Enwezor a interpretare lo spazio dei Giardini come una metafora attraverso la quale esplorare il disordine che caratterizza l’attuale situazione geopolitica, ambientale ed economica a livello globale.

La vertigine del mare nel "cinema di relazionalità" di John Akomfrah

Valenti P.
2018-01-01

Abstract

Il breve articolo costruisce un "case study" intorno all'opera di John Akomfrah "Vertigo Sea", presentata alla 56. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, per evidenziare come in essa l'artista e videomaker britannico abbia saputo accogliere e tradurre in modo efficace l'invito del curatore Okwui Enwezor a interpretare lo spazio dei Giardini come una metafora attraverso la quale esplorare il disordine che caratterizza l’attuale situazione geopolitica, ambientale ed economica a livello globale.
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