I liquami suinicoli post digestione anaerobica, ancora ricchi in ammonio, possono causare fenomeni di eutrofizzazione delle acque. Inoltre, per l’eccessivo uso di antibiotici negli allevamenti, significative quantità non metabolizzate di questi farmaci possono essere ritrovate nei liquami e quindi nelle acque dopo trattamento anaerobico. Crescendo in modo eterotrofico, le microalghe potrebbero offrire diversi vantaggi, essendo in grado di usare il carbonio organico così come nutrienti inorganici quali azoto e fosforo presenti nelle acque di scarico. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di valutare l’effetto di inquinati emergenti aggiunti al digestato da liquami suinicoli sulla crescita della microalga Chlorella vulgaris. A tale scopo C. vulgaris è stata fatta crescere in terreno con differenti quantità di digestato al fine di ottenere concentrazioni iniziali di azoto ammoniacale pari a 60, 120 e 170 mgN/L. A fini comparativi, colture addizionali sono state eseguite sia in acqua arricchita con ammonio puro alle stesse concentrazioni sopra riportate, sia nel terreno classico di crescita per questa microalga (Bold Basal Medium). Alla coltura con 60 mgN/L di ammonio da liquami, dopo il raggiungimento della fase stazionaria sono stati aggiunti 14.0 mg/L di Micospectone, consistente in una miscela al 33.3 e 66.6% degli antibiotici Lincomicina e Spectinomicina. Studi preliminari hanno evidenziato che concentrazioni superiori di antibiotico (56-112 mg/L) possono portare ad un’inibizione della crescita microalgale. La concentrazione della biomassa microalgale è stata quantificata giornalmente per via spettrofotometrica ad una lunghezza d’onda pari a 625 nm, mentre quelle di ammonio totale e di fosfati periodicamente. La biomassa fresca ed essiccata al termine della crescita è stata osservata mediante microscopia ottica ed elettronica a scansione. In presenza di digestato e antibiotico, C. vulgaris ha raggiunto concentrazioni finali di circa 1.3 g di biomassa secca per litro di terreno. L’ammonio è stato rimosso efficacemente con velocità di rimozione pari a 5.6 and 3.4 mgN/Lgiorno partendo rispettivamente da concentrazioni iniziali di ammonio di 60 e 120 mgN/L, mentre concentrazioni superiori di ammonio (170 mgN/L) hanno comportato inibizione sia della crescita sia della sua propria rimozione.
Trattamento di inquinanti emergenti in acque da digestione anaerobica di liquami suinicoli mediante microalghe
A. A. Casazza;A. Converti;M. Rovatti
2017-01-01
Abstract
I liquami suinicoli post digestione anaerobica, ancora ricchi in ammonio, possono causare fenomeni di eutrofizzazione delle acque. Inoltre, per l’eccessivo uso di antibiotici negli allevamenti, significative quantità non metabolizzate di questi farmaci possono essere ritrovate nei liquami e quindi nelle acque dopo trattamento anaerobico. Crescendo in modo eterotrofico, le microalghe potrebbero offrire diversi vantaggi, essendo in grado di usare il carbonio organico così come nutrienti inorganici quali azoto e fosforo presenti nelle acque di scarico. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di valutare l’effetto di inquinati emergenti aggiunti al digestato da liquami suinicoli sulla crescita della microalga Chlorella vulgaris. A tale scopo C. vulgaris è stata fatta crescere in terreno con differenti quantità di digestato al fine di ottenere concentrazioni iniziali di azoto ammoniacale pari a 60, 120 e 170 mgN/L. A fini comparativi, colture addizionali sono state eseguite sia in acqua arricchita con ammonio puro alle stesse concentrazioni sopra riportate, sia nel terreno classico di crescita per questa microalga (Bold Basal Medium). Alla coltura con 60 mgN/L di ammonio da liquami, dopo il raggiungimento della fase stazionaria sono stati aggiunti 14.0 mg/L di Micospectone, consistente in una miscela al 33.3 e 66.6% degli antibiotici Lincomicina e Spectinomicina. Studi preliminari hanno evidenziato che concentrazioni superiori di antibiotico (56-112 mg/L) possono portare ad un’inibizione della crescita microalgale. La concentrazione della biomassa microalgale è stata quantificata giornalmente per via spettrofotometrica ad una lunghezza d’onda pari a 625 nm, mentre quelle di ammonio totale e di fosfati periodicamente. La biomassa fresca ed essiccata al termine della crescita è stata osservata mediante microscopia ottica ed elettronica a scansione. In presenza di digestato e antibiotico, C. vulgaris ha raggiunto concentrazioni finali di circa 1.3 g di biomassa secca per litro di terreno. L’ammonio è stato rimosso efficacemente con velocità di rimozione pari a 5.6 and 3.4 mgN/Lgiorno partendo rispettivamente da concentrazioni iniziali di ammonio di 60 e 120 mgN/L, mentre concentrazioni superiori di ammonio (170 mgN/L) hanno comportato inibizione sia della crescita sia della sua propria rimozione.File | Dimensione | Formato | |
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