You can’t have your cake and eat it too: why the UK has no right to revoke its prospected notification on Brexit

La sentenza dell’UK High Court del 3 novembre 2016 sul caso R (Miller) v Secretary of State for exiting the European Union fornisce l’occasione per approfondire, sul versante del diritto internazionale e dell’Unione Europea, l’eventualità che il Regno Unito possa revocare il recesso dall’Unione una volta che quest’ultimo sia stato regolarmente notificato al Consiglio Europeo. Innanzitutto, sono esaminate le pertinenti disposizioni della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati (art. 26, 65, 68 VCLT), tenuto conto di alcuni precedenti in materia, nonché delle più recenti elaborazioni dottrinali. In seguito, l’analisi si concentra sull’art. 50 del Trattato sull’Unione Europea (TUE), che non ammette né vieta espressamente la revoca del recesso. La ricostruzione della ratio di questa disposizione alla luce del principio di leale collaborazione (art. 4.3 TUE) porta ad escludere che la revoca del recesso dall’UE da parte del Regno Unito possa avere adeguato fondamento giuridico nell’ordinamento unionale.