Tesi sostenuta: A determinare le geografie territoriali non sono più, di fatto, tanto i fattori spazio-temporali quanto quelli informzionali e relazionali rispetto ai quali le mappe urbane si distorcono per compressione e dilatazione. I nuovi parametri di definizione rispetto a cui, oggi, i paesaggi si riconoscono articolando configurazioni, non concluse e immutabili, ma, al contrario, variabili ed aperte, sono sempre più derivazioni, non del posizionamento delle funzioni, ma dell’interazione tra soggetti, realtà e spinte sociali, culturali, politiche ed economiche… Temi e tempi alla base della strutturazione e definizione dei territori sono, di fatto, profondamente cambiati, la velocità dei processi rende, infatti, vane e fuorvianti le operazioni di pianificazione a lungo termine, mentre la moltitudine d’istanze e sollecitazioni impongono una sempre crescente trasformabilità e declinabilità degli interventi. Il Paesaggio in questo contesto si configura come un campo energetico determinato da abitudini, vocazioni, aspirazioni e volontà, imposte e proposte, sia da singoli, che da gruppi, che collettive. Campo entro il quale la tesi trova argomentazioni: I concetti di limite e forma legati alla determinazione dei sistemi urbani hanno perso significato e senso di fronte ai processi odierni. Società Ambiente e Paesaggio sono i grandi temi del confronto etico, economico e politico. In pochissimi anni la crisi globale ha fatto maturare un senso diverso dei valori sociali ed economici e il territorio ritrova mescolate e sovrascritte nature positive e negative configurandosi come un generatore ed al contempo il campo di azione di forze agenti su differenti livelli, distanze e tempi, un commutatore in cui la caleidoscopicità e pluralità degli scenari, in tal senso, non ha altro che l’espressione della complessità delle interazioni nel dialogo tra locale e globale. Prospettive di lavoro: In continua trasformazione, l’esplicitazione e la comprensione delle logiche dinamiche in atto da luogo all’affermarsi di nuove configurazioni, preposizioni, geografie del paesaggio evolventi ed alternative basate sull’alternanza, sovrapposizione e contrapposizione tra geografie del desiderio e dell’incubo rispetto a cui il paesaggio acquisisce, in una dimensione aumentata, nuove potenzialità e potere di condizionamento nella definizione di piani e strategie.  

La nuova dimensione aumentata dei territori tra paesaggi sognati e paesaggi temuti

NAN, EMANUELA
2012-01-01

Abstract

Tesi sostenuta: A determinare le geografie territoriali non sono più, di fatto, tanto i fattori spazio-temporali quanto quelli informzionali e relazionali rispetto ai quali le mappe urbane si distorcono per compressione e dilatazione. I nuovi parametri di definizione rispetto a cui, oggi, i paesaggi si riconoscono articolando configurazioni, non concluse e immutabili, ma, al contrario, variabili ed aperte, sono sempre più derivazioni, non del posizionamento delle funzioni, ma dell’interazione tra soggetti, realtà e spinte sociali, culturali, politiche ed economiche… Temi e tempi alla base della strutturazione e definizione dei territori sono, di fatto, profondamente cambiati, la velocità dei processi rende, infatti, vane e fuorvianti le operazioni di pianificazione a lungo termine, mentre la moltitudine d’istanze e sollecitazioni impongono una sempre crescente trasformabilità e declinabilità degli interventi. Il Paesaggio in questo contesto si configura come un campo energetico determinato da abitudini, vocazioni, aspirazioni e volontà, imposte e proposte, sia da singoli, che da gruppi, che collettive. Campo entro il quale la tesi trova argomentazioni: I concetti di limite e forma legati alla determinazione dei sistemi urbani hanno perso significato e senso di fronte ai processi odierni. Società Ambiente e Paesaggio sono i grandi temi del confronto etico, economico e politico. In pochissimi anni la crisi globale ha fatto maturare un senso diverso dei valori sociali ed economici e il territorio ritrova mescolate e sovrascritte nature positive e negative configurandosi come un generatore ed al contempo il campo di azione di forze agenti su differenti livelli, distanze e tempi, un commutatore in cui la caleidoscopicità e pluralità degli scenari, in tal senso, non ha altro che l’espressione della complessità delle interazioni nel dialogo tra locale e globale. Prospettive di lavoro: In continua trasformazione, l’esplicitazione e la comprensione delle logiche dinamiche in atto da luogo all’affermarsi di nuove configurazioni, preposizioni, geografie del paesaggio evolventi ed alternative basate sull’alternanza, sovrapposizione e contrapposizione tra geografie del desiderio e dell’incubo rispetto a cui il paesaggio acquisisce, in una dimensione aumentata, nuove potenzialità e potere di condizionamento nella definizione di piani e strategie.  
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