Nel corso degli ultimi dieci anni, si è assistito allo sviluppo di un genere fumettistico di orientamento giornalistico (reportage) e dai forti risvolti autobiografici. L’analisi della dialettica, osservabile in quattro recenti album, tra la dimensione fattuale e la dimensione della finzione conferma l’ipotesi secondo la quale la frontiera tra queste due tipologie di discorso sarebbe ormai porosa al punto da rendere possibile la loro coabitazione, attraverso forme e gradi d’intensità diversi, nella produzione fumettistica contemporanea e, in particolare, in: Un homme est mort di Kris et Etienne Davodeau (2006), Appunti per una storia di guerra di Gipi (2006), Coupures irlandaises di Kris & Vincent Bailly (2008) e Quaderni ucraini d’Igort (2010).
Le roman graphique et l’Histoire : pour un récit engagé
BRICCO, ELISA
2014-01-01
Abstract
Nel corso degli ultimi dieci anni, si è assistito allo sviluppo di un genere fumettistico di orientamento giornalistico (reportage) e dai forti risvolti autobiografici. L’analisi della dialettica, osservabile in quattro recenti album, tra la dimensione fattuale e la dimensione della finzione conferma l’ipotesi secondo la quale la frontiera tra queste due tipologie di discorso sarebbe ormai porosa al punto da rendere possibile la loro coabitazione, attraverso forme e gradi d’intensità diversi, nella produzione fumettistica contemporanea e, in particolare, in: Un homme est mort di Kris et Etienne Davodeau (2006), Appunti per una storia di guerra di Gipi (2006), Coupures irlandaises di Kris & Vincent Bailly (2008) e Quaderni ucraini d’Igort (2010).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.