Progettare l’interfaccia informatica significa configurare l’accesso a nuove dimensioni ideative, significa attuare un processo elaborativo “partecipato” con l’obiettivo di rappresentare e vivere le molteplici espressioni dello spazio digitale. Con riferimento a questo assunto, il saggio riflette sul concetto di “ambiente sensibile” come luogo dove elaborare un sistema variabile di spazialità, un “sistema di interfacce”, di cui il progettista conforma il “primo” ambiente, rendendo attuabile un processo di possibilità di interconnesioni “fluide” in cui il medium dell’accesso, la porta dell’incontro, tende sempre più verso una sorta di presenza “a-visibile”.
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Titolo: | Architetture d'interfaccia: riflessioni |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2003 |
Rivista: | |
Abstract: | Progettare l’interfaccia informatica significa configurare l’accesso a nuove dimensioni ideative, significa attuare un processo elaborativo “partecipato” con l’obiettivo di rappresentare e vivere le molteplici espressioni dello spazio digitale. Con riferimento a questo assunto, il saggio riflette sul concetto di “ambiente sensibile” come luogo dove elaborare un sistema variabile di spazialità, un “sistema di interfacce”, di cui il progettista conforma il “primo” ambiente, rendendo attuabile un processo di possibilità di interconnesioni “fluide” in cui il medium dell’accesso, la porta dell’incontro, tende sempre più verso una sorta di presenza “a-visibile”. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11567/527393 |
Appare nelle tipologie: | 01.01 - Articolo su rivista |