Esaminate le caratteristiche dei testi a stampa e dei testi elettronici "on-line", si ricorda che l'editoria stampata si è ormai dimostrata migliore rispetto all'on-line per qualsiasi tipo di testo scientifico e culturale, ma anche narrativo e poetico. Per sottrarre l'editoria on-line al suo destino di clandestinità e invisibilità (poiché riservata agli appassionati di tale tipo di testualità settaria) si rileva che i testi on-line (articoli su rivista e altro) non sono e non devono essere esaminati come testi "scritti" in comparazione a quelli "scritti stampati" ma devono bensì essere osservati nella loro vera natura di testi "aurali", destinati cioè alla lettura a voce alta per un gruppo di lettori-ascoltatori in situazione comunitaria di fruizione pubblica e comune collettiva. In questa modalità, che riprende la tradizione antica della lettura comune a voce alta contrapposta alla lettura silenziosa individuale, anche il testo on-line diventa una efficace "macchina per generare pensieri" come il testo stampato tipografico, ma secondo una dinamica diversa: non per profondità del colloquio interno con se stessi ma per confronto tra opinioni e interpretazioni dei lettori-ascoltatori compresenti nella lettura comune conviviale, cioè per il dibattito che suscita.
"Il testo invisibile e la lettura conviviale", "Roots&Routes. Research on Visual Cultures", II (2012), n.7 (luglio-settembre 2012), www.roots-routes.org
PELLEREY, ROBERTO
2012-01-01
Abstract
Esaminate le caratteristiche dei testi a stampa e dei testi elettronici "on-line", si ricorda che l'editoria stampata si è ormai dimostrata migliore rispetto all'on-line per qualsiasi tipo di testo scientifico e culturale, ma anche narrativo e poetico. Per sottrarre l'editoria on-line al suo destino di clandestinità e invisibilità (poiché riservata agli appassionati di tale tipo di testualità settaria) si rileva che i testi on-line (articoli su rivista e altro) non sono e non devono essere esaminati come testi "scritti" in comparazione a quelli "scritti stampati" ma devono bensì essere osservati nella loro vera natura di testi "aurali", destinati cioè alla lettura a voce alta per un gruppo di lettori-ascoltatori in situazione comunitaria di fruizione pubblica e comune collettiva. In questa modalità, che riprende la tradizione antica della lettura comune a voce alta contrapposta alla lettura silenziosa individuale, anche il testo on-line diventa una efficace "macchina per generare pensieri" come il testo stampato tipografico, ma secondo una dinamica diversa: non per profondità del colloquio interno con se stessi ma per confronto tra opinioni e interpretazioni dei lettori-ascoltatori compresenti nella lettura comune conviviale, cioè per il dibattito che suscita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.