Solo nell’ultima parte della sua vita Giovanni Giudici si è cimentato nella poesia dialettale, in precedenza più volte oggetto, sul piano critico, di sottovalutazione. Fra le poesie scritte nel dialetto del suo paese natale, Le Grazie in provincia di La Spezia, la più significativa è "Vògia", anche perché il poeta ne ha dato una personale traduzione in italiano. La traduzione presenta una strofe in più rispetto al testo originale e l’articolo propone una lettura parallela delle due versioni, per individuare gli spostamenti di significato nel transito da una versione all’altra.

Giovanni Giudici: lettura di "Vògia" e di "Voglia"

SURDICH, LUIGI
2010-01-01

Abstract

Solo nell’ultima parte della sua vita Giovanni Giudici si è cimentato nella poesia dialettale, in precedenza più volte oggetto, sul piano critico, di sottovalutazione. Fra le poesie scritte nel dialetto del suo paese natale, Le Grazie in provincia di La Spezia, la più significativa è "Vògia", anche perché il poeta ne ha dato una personale traduzione in italiano. La traduzione presenta una strofe in più rispetto al testo originale e l’articolo propone una lettura parallela delle due versioni, per individuare gli spostamenti di significato nel transito da una versione all’altra.
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