Il private equity costituisce uno strumento che, all’interno del sistema economico-finanziario globale, sta ricevendo sempre più attenzione dalla letteratura scientifica e dalla stampa specializzata. Tale forma di finanziamento ha, infatti, conosciuto negli ultimi anni tassi di sviluppo molto elevati, fino a raggiungere livelli di tutto rilievo in termini di consistenza, oltre ad evidenti successi nella creazione di valore attra-verso le imprese partecipate. I protagonisti del mercato del private equity, attori a livello interna-zionale di acquisizioni di aziende sempre più rilevanti, rappresentano soggetti che uniscono disponibilità di risorse finanziarie, esperienza nei mercati dei capitali ed un forte orientamento alla creazione di valore per i propri sottoscrittori di capitale, operando nell’ambito del “market for corporate control”. Tali soggetti hanno nel tempo ampliato i propri confini di investimento, arrivando ad offrire la più variegata gamma di interventi nel capitale di rischio. Il presente lavoro intende seguire una chiave di lettura del fenomeno ancora poco esplorata dalla letteratura più tradizionale, che connota il private equity per il tipo di rapporto che si viene a creare tra investitori istituzionali, quali sottoscrittori finali dei fondi di private equity, e im-prese partecipate. Tale rapporto, caratterizzato da un duplice “passaggio di agenzia”, propone una questione di fondo: se sia possibile e, in quale misura, discutere di nuove forme di governance a livello internazionale, che si affiancano ai modelli tradizionali.
Private equity: verso un nuovo modello di governance per le imprese?
PARINI, PAOLO;PROFUMO, GIORGIA
2007-01-01
Abstract
Il private equity costituisce uno strumento che, all’interno del sistema economico-finanziario globale, sta ricevendo sempre più attenzione dalla letteratura scientifica e dalla stampa specializzata. Tale forma di finanziamento ha, infatti, conosciuto negli ultimi anni tassi di sviluppo molto elevati, fino a raggiungere livelli di tutto rilievo in termini di consistenza, oltre ad evidenti successi nella creazione di valore attra-verso le imprese partecipate. I protagonisti del mercato del private equity, attori a livello interna-zionale di acquisizioni di aziende sempre più rilevanti, rappresentano soggetti che uniscono disponibilità di risorse finanziarie, esperienza nei mercati dei capitali ed un forte orientamento alla creazione di valore per i propri sottoscrittori di capitale, operando nell’ambito del “market for corporate control”. Tali soggetti hanno nel tempo ampliato i propri confini di investimento, arrivando ad offrire la più variegata gamma di interventi nel capitale di rischio. Il presente lavoro intende seguire una chiave di lettura del fenomeno ancora poco esplorata dalla letteratura più tradizionale, che connota il private equity per il tipo di rapporto che si viene a creare tra investitori istituzionali, quali sottoscrittori finali dei fondi di private equity, e im-prese partecipate. Tale rapporto, caratterizzato da un duplice “passaggio di agenzia”, propone una questione di fondo: se sia possibile e, in quale misura, discutere di nuove forme di governance a livello internazionale, che si affiancano ai modelli tradizionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.