La maggioranza degli studiosi concorda sull’ipotesi che le informazioni provenienti dal nostro ambiente possano essere elaborate sia a livello conscio, sia a livello inconscio. I disaccordi cominciano quando si tenta di stabilire un metodo affidabile per verificare i cosiddetti effetti “subliminali” e, soprattutto, di chiarire il grado di articolazione nell’elaborazione implicita dell’informazione. La prima parte della discussione sarà dedicata a una rassegna sulla letteratura prodotta in merito alla percezione subliminale, mostrando di volta in volta le debolezze teoriche o metodologiche che hanno animato il dibattito fino a tempi recenti. Si propone di inquadrare i vari approcci sperimentali in uno spazio tridimensionale (“lo spazio degli esperimenti”), definito dalle tre principali classi di metodi che hanno caratterizzato la ricerca: a) metodi per controllare e “inibire” la coscienza, b) metodi per misurare l’effettiva assenza della consapevolezza e c) metodi per riscontrare gli eventuali effetti “subliminali”. La seconda parte della discussione illustra il dibattito sul livello di articolazione dell’elaborazione implicita dell’informazione e presenta tre fenomeni di interesse attuale, utilizzati per inibire l’esperienza conscia di uno stimolo: l’inattentional blindness, la change blindness e l’attentional blink, grazie ai quali si nota un’apertura del problema da una questione di percezione inconscia a una di cognizione inconscia.
Elaborazione implicita dell'informazione: dalla "percezione subliminale" alla cognizione inconscia
BRACCO, FABRIZIO;SPINELLI, GIUSEPPE
2005-01-01
Abstract
La maggioranza degli studiosi concorda sull’ipotesi che le informazioni provenienti dal nostro ambiente possano essere elaborate sia a livello conscio, sia a livello inconscio. I disaccordi cominciano quando si tenta di stabilire un metodo affidabile per verificare i cosiddetti effetti “subliminali” e, soprattutto, di chiarire il grado di articolazione nell’elaborazione implicita dell’informazione. La prima parte della discussione sarà dedicata a una rassegna sulla letteratura prodotta in merito alla percezione subliminale, mostrando di volta in volta le debolezze teoriche o metodologiche che hanno animato il dibattito fino a tempi recenti. Si propone di inquadrare i vari approcci sperimentali in uno spazio tridimensionale (“lo spazio degli esperimenti”), definito dalle tre principali classi di metodi che hanno caratterizzato la ricerca: a) metodi per controllare e “inibire” la coscienza, b) metodi per misurare l’effettiva assenza della consapevolezza e c) metodi per riscontrare gli eventuali effetti “subliminali”. La seconda parte della discussione illustra il dibattito sul livello di articolazione dell’elaborazione implicita dell’informazione e presenta tre fenomeni di interesse attuale, utilizzati per inibire l’esperienza conscia di uno stimolo: l’inattentional blindness, la change blindness e l’attentional blink, grazie ai quali si nota un’apertura del problema da una questione di percezione inconscia a una di cognizione inconscia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.