Il saggio affronta questioni ancora scarsamente studiate dei giuristi e che si pongono quando la nascita avviene con largo anticipo sui termini naturali. Sono considerati grandi prematuri i nati attorno alla ventiduesima settimana. I farmaci e le terapie intensive consentono di anticipare le possibilità di sopravvivenza ad età gestazionali sempre più precoci, a rischio tuttavia di provocare danni permanenti di tipo motorio o cerebrale a carico di una rilevante percentuale dei sopravvissuti. Il codice civile, scritto in un’epoca pretecnologica, guarda alla nascita e alla morte come ad eventi naturali ed istantanei. Oggi invece le tecnologie pongono talvolta gli operatori di fronte alla necessità di scegliere. Già l’art. 7 della l. 194/1978 impone al medico l’obbligo di salvaguardare la vita del feto che abbia possibilità di vita autonoma. Ed anche nel caso di parto prematuro la decisione di mettere il bambino in terapia intensiva presuppone la valutazione dell’esistenza di tale possibilità. Il saggio affronta alcune delle importanti questioni che si pongono in tale contesto: 1. Quali diritti è possibile riconoscere al nascituro? 2. Quali sono le responsabilità del medico? 3. I genitori hanno diritto di partecipare alle decisioni relative al nato?

Nascere per il diritto. Grandi prematuri e decisioni di inizio vita

FERRANDO, GILDA
2009-01-01

Abstract

Il saggio affronta questioni ancora scarsamente studiate dei giuristi e che si pongono quando la nascita avviene con largo anticipo sui termini naturali. Sono considerati grandi prematuri i nati attorno alla ventiduesima settimana. I farmaci e le terapie intensive consentono di anticipare le possibilità di sopravvivenza ad età gestazionali sempre più precoci, a rischio tuttavia di provocare danni permanenti di tipo motorio o cerebrale a carico di una rilevante percentuale dei sopravvissuti. Il codice civile, scritto in un’epoca pretecnologica, guarda alla nascita e alla morte come ad eventi naturali ed istantanei. Oggi invece le tecnologie pongono talvolta gli operatori di fronte alla necessità di scegliere. Già l’art. 7 della l. 194/1978 impone al medico l’obbligo di salvaguardare la vita del feto che abbia possibilità di vita autonoma. Ed anche nel caso di parto prematuro la decisione di mettere il bambino in terapia intensiva presuppone la valutazione dell’esistenza di tale possibilità. Il saggio affronta alcune delle importanti questioni che si pongono in tale contesto: 1. Quali diritti è possibile riconoscere al nascituro? 2. Quali sono le responsabilità del medico? 3. I genitori hanno diritto di partecipare alle decisioni relative al nato?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/225812
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