Il ruolo di chi gestisce la discussione nel focus group viene, gene-ralmente e talvolta indifferentemente, definito con diversi termini: trainer, moderatore, conduttore oppure facilitatore; in questo scritto so-stengo che tali differenti termini rinviano a stili distinti di conduzione della discussione e, di conseguenza, a tipi particolari di interazione e di clima all’interno del gruppo. Se, infatti, si accetta la categorizzazione per cui si possono chiama-re focus group tutte le modalità di discussione - focalizzate su un ar-gomento - che prevedano la compresenza fisica di un piccolo gruppo di partecipanti, occorrerà differenziare i vari tipi di focus in base allo specifico grado di strutturazione del contesto e quindi di direttività. Questa classificazione/ categorizzazione è importante perché la diffe-renza discenderà dal modo in cui tale discussione avviene, quindi dal grado di strutturazione e conseguentemente di direttività. Certamente, il ruolo del moderatore fa parte di quei fattori determinanti e allo stesso tempo determinati dalle variabili strutturazione/ direttività che sono strettamente connesse con i fini e gli obiettivi della ricerca Privilegiare il gruppo nella sua funzione puramente strumentale, oppure considerare il clima e l’interazione come imprescindibili dai contenuti, sono po-sizioni che vengono in questo saggio analizzate proprio sulla base dei diversi stili di conduzione; tali riflessioni sono strumentali pertanto a trattare dei tipi di clima di gruppo che possono svilupparsi, nonché del-le dinamiche e dei conseguenti meccanismi di bilanciamento che deri-vano dal rapporto moderatore/gruppo La conduzione efficace di un gruppo utilizza proprio le interazioni dal punto di vista formale e so-prattutto emotivo per far emergere, attraverso le reazioni e la concate-nazione di argomentazioni, non tanto e non solo le opinioni, ma so-prattutto le modalità in cui e con cui tali opinioni o atteggiamenti si formano. Le dinamiche, le reazioni non verbali e la struttura dell’interazione sono così imprescindibili dal contenuto della discus-sione che necessitano di una rilevazione specifica.

“Moderatore e facilitatore: due concetti diversi per lo stesso ruolo”

STAGI, LUISA
2005-01-01

Abstract

Il ruolo di chi gestisce la discussione nel focus group viene, gene-ralmente e talvolta indifferentemente, definito con diversi termini: trainer, moderatore, conduttore oppure facilitatore; in questo scritto so-stengo che tali differenti termini rinviano a stili distinti di conduzione della discussione e, di conseguenza, a tipi particolari di interazione e di clima all’interno del gruppo. Se, infatti, si accetta la categorizzazione per cui si possono chiama-re focus group tutte le modalità di discussione - focalizzate su un ar-gomento - che prevedano la compresenza fisica di un piccolo gruppo di partecipanti, occorrerà differenziare i vari tipi di focus in base allo specifico grado di strutturazione del contesto e quindi di direttività. Questa classificazione/ categorizzazione è importante perché la diffe-renza discenderà dal modo in cui tale discussione avviene, quindi dal grado di strutturazione e conseguentemente di direttività. Certamente, il ruolo del moderatore fa parte di quei fattori determinanti e allo stesso tempo determinati dalle variabili strutturazione/ direttività che sono strettamente connesse con i fini e gli obiettivi della ricerca Privilegiare il gruppo nella sua funzione puramente strumentale, oppure considerare il clima e l’interazione come imprescindibili dai contenuti, sono po-sizioni che vengono in questo saggio analizzate proprio sulla base dei diversi stili di conduzione; tali riflessioni sono strumentali pertanto a trattare dei tipi di clima di gruppo che possono svilupparsi, nonché del-le dinamiche e dei conseguenti meccanismi di bilanciamento che deri-vano dal rapporto moderatore/gruppo La conduzione efficace di un gruppo utilizza proprio le interazioni dal punto di vista formale e so-prattutto emotivo per far emergere, attraverso le reazioni e la concate-nazione di argomentazioni, non tanto e non solo le opinioni, ma so-prattutto le modalità in cui e con cui tali opinioni o atteggiamenti si formano. Le dinamiche, le reazioni non verbali e la struttura dell’interazione sono così imprescindibili dal contenuto della discus-sione che necessitano di una rilevazione specifica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/214851
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