Il concetto di Patrimonio Culturale è profondamente cambiato negli ultimi decenni e anni e continua a mutare incessantemente, in relazione al periodo storico e ai contesti geografici, sociali e anche politici ed economici considerati. Riflettere sui vari e complessi processi di patrimonializzazione in atto e in divenire significa, dunque, riflettere ancora e anzitutto sul concetto stesso di Patrimonio nella contemporaneità e, poi, sul contesto culturale in cui si opera, sulle società, le comunità locali e gli attori coinvolti e che, di volta in volta, innescano, spingono o frenano il riconoscimento di valori che è alla base di tali processi. Inoltre, ogni processo di tale natura ha inevitabilmente molte e varie conseguenze (culturali, sociali, politiche, economiche, tecniche etc.), dirette o indirette, immediate o dilazionate nel tempo, positive o negative. Il Patrimonio culturale si sta sempre più espandendo, per tipi di siti, oggetti e manufatti coinvolti, chiamando in causa anche la sfuggente sfera dell’immateriale, prestandosi a sviluppi difficili da prevedere e determinando conseguenze che sarà sempre più arduo controllare. Infine, ogni processo di patrimonializzazione porta con sé forti rischi di strumentalizzazione e manipolazione, per diverse e talvolta assai conflittuali ragioni e per fini talvolta lontani dalla tutela e corretta valorizzazione. Il contributo propone alcune considerazioni di carattere generale ancorandole, tuttavia, a quattro casi concreti del panorama genovese attuale: il mattatoio di Sampierdarena, il mercato ortofrutticolo, il mercato del pesce nell’area del Porto Antico e il gasometro di Campi.

'Patrimonializzazione' e 'beni culturali' a Genova: luci, ombre, contraddizioni e conflitti

Stefano Francesco Musso;Rita Vecchiattini
2022-01-01

Abstract

Il concetto di Patrimonio Culturale è profondamente cambiato negli ultimi decenni e anni e continua a mutare incessantemente, in relazione al periodo storico e ai contesti geografici, sociali e anche politici ed economici considerati. Riflettere sui vari e complessi processi di patrimonializzazione in atto e in divenire significa, dunque, riflettere ancora e anzitutto sul concetto stesso di Patrimonio nella contemporaneità e, poi, sul contesto culturale in cui si opera, sulle società, le comunità locali e gli attori coinvolti e che, di volta in volta, innescano, spingono o frenano il riconoscimento di valori che è alla base di tali processi. Inoltre, ogni processo di tale natura ha inevitabilmente molte e varie conseguenze (culturali, sociali, politiche, economiche, tecniche etc.), dirette o indirette, immediate o dilazionate nel tempo, positive o negative. Il Patrimonio culturale si sta sempre più espandendo, per tipi di siti, oggetti e manufatti coinvolti, chiamando in causa anche la sfuggente sfera dell’immateriale, prestandosi a sviluppi difficili da prevedere e determinando conseguenze che sarà sempre più arduo controllare. Infine, ogni processo di patrimonializzazione porta con sé forti rischi di strumentalizzazione e manipolazione, per diverse e talvolta assai conflittuali ragioni e per fini talvolta lontani dalla tutela e corretta valorizzazione. Il contributo propone alcune considerazioni di carattere generale ancorandole, tuttavia, a quattro casi concreti del panorama genovese attuale: il mattatoio di Sampierdarena, il mercato ortofrutticolo, il mercato del pesce nell’area del Porto Antico e il gasometro di Campi.
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