This essay focuses on the ancient regime’s monetary practices and on the role that conspicuous consumptions, gold or silver currencies, and account money played in that field. The first part examines how the possibility to change precious objects into coins (by melting, pawning, or bartering them) allowed the latter to perform monetary functions. The second part analyses how these practices were facilitated also by the attempts to maintain the technical fungibility among these objects and coins, while the national account money was the means had to explicit the link between value and prices. Questo saggio si focalizza sulle pratiche monetarie delle società di antico regime e sul ruolo che, in quell’ ambito, svolgevano i consumi cospicui, le monete in oro o argento e la moneta di conto. La prima parte esamina come la possibilità di trasformare in moneta (attraverso la fusione, lo scambio, o il pegno) gli oggetti realizzati in metallo prezioso permetteva loro di svolgere funzioni monetarie. La seconda parte analizza come queste pratiche fossero facilitate anche dai tentativi di conservare una fungibilità tecnica tra questi beni e i coni mentre la moneta di conto nazionale era lo strumento che doveva esplicitare il legame tra valore e prezzi.

Denaro, monete-merci e merci-moneta. Una storia economica e sociale

marina romani
2021-01-01

Abstract

This essay focuses on the ancient regime’s monetary practices and on the role that conspicuous consumptions, gold or silver currencies, and account money played in that field. The first part examines how the possibility to change precious objects into coins (by melting, pawning, or bartering them) allowed the latter to perform monetary functions. The second part analyses how these practices were facilitated also by the attempts to maintain the technical fungibility among these objects and coins, while the national account money was the means had to explicit the link between value and prices. Questo saggio si focalizza sulle pratiche monetarie delle società di antico regime e sul ruolo che, in quell’ ambito, svolgevano i consumi cospicui, le monete in oro o argento e la moneta di conto. La prima parte esamina come la possibilità di trasformare in moneta (attraverso la fusione, lo scambio, o il pegno) gli oggetti realizzati in metallo prezioso permetteva loro di svolgere funzioni monetarie. La seconda parte analizza come queste pratiche fossero facilitate anche dai tentativi di conservare una fungibilità tecnica tra questi beni e i coni mentre la moneta di conto nazionale era lo strumento che doveva esplicitare il legame tra valore e prezzi.
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