Il legame tra territorio (terra) e acqua è sempre stato fondamentale nella costruzione di un habitat umano in grado di promuovere lo scambio, il sostentamento, la vita e le relazioni. Porti, mercati, colture e cultura, cibo e risorse hanno richiesto questa importante doppia interazione. Una dualità che fino a poco tempo fa è stata sostenuta, in genere, in una duplice condizione: la terra sosteneva (tranne alcune eccezioni palafittiche) una fabbrica urbana ”radicata” (e, quindi, una relativa protezione e uno sviluppo umano relazionati con la stabilità dello statico, del permanente: edificazione ma anche controllo ambientale ed energetico, colture, attività produttiva, trasporto terrestre canalizzato, ecc.); l‘acqua, l‘approvvigionamento, le risorse idriche, il cibo marino... le correnti ed l‘energia idraulica, la navigazione... ma anche la fluttuazione, la variazione e la vaghezza, l‘incertezza in breve. La traduzione urbana di tali coniugazioni dicotomiche si è materializzata, di modo esplicito, nel grande manufatto urbano e umano che – da Ur e l‘Eufrate – è stata la città; e nelle sue diverse equazioni e declinazioni; tra città, paesaggio e territorio costiero (città-porto, città-mare, città-spiaggia) o tra territorio, città, paesaggio e corsi fluviali (città con fiumi assiali e/o centrali, città con fiumi laterali, città tra fiumi, città su fiumi-mare, ecc.).

Waterfronts: fronts to/towards the water

GAUSA NAVARRO, Manuel
2020-01-01

Abstract

Il legame tra territorio (terra) e acqua è sempre stato fondamentale nella costruzione di un habitat umano in grado di promuovere lo scambio, il sostentamento, la vita e le relazioni. Porti, mercati, colture e cultura, cibo e risorse hanno richiesto questa importante doppia interazione. Una dualità che fino a poco tempo fa è stata sostenuta, in genere, in una duplice condizione: la terra sosteneva (tranne alcune eccezioni palafittiche) una fabbrica urbana ”radicata” (e, quindi, una relativa protezione e uno sviluppo umano relazionati con la stabilità dello statico, del permanente: edificazione ma anche controllo ambientale ed energetico, colture, attività produttiva, trasporto terrestre canalizzato, ecc.); l‘acqua, l‘approvvigionamento, le risorse idriche, il cibo marino... le correnti ed l‘energia idraulica, la navigazione... ma anche la fluttuazione, la variazione e la vaghezza, l‘incertezza in breve. La traduzione urbana di tali coniugazioni dicotomiche si è materializzata, di modo esplicito, nel grande manufatto urbano e umano che – da Ur e l‘Eufrate – è stata la città; e nelle sue diverse equazioni e declinazioni; tra città, paesaggio e territorio costiero (città-porto, città-mare, città-spiaggia) o tra territorio, città, paesaggio e corsi fluviali (città con fiumi assiali e/o centrali, città con fiumi laterali, città tra fiumi, città su fiumi-mare, ecc.).
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