Title:"Comfortable in the discomfort": an ethnographic study on adolescence in the city of Turin. The present research consists of an interdisciplinary ethnographic investigation, mainly in the field of anthropology and, also, in the psychological and sociological fields. The ethnography was conducted for one year (2016) in different districts of the City of Turin (two suburban and one central districts of the city), where participant observation took place starting from the participation of the researcher in three high school classes, with youths mainly between 16 and 17 years old. Furthermore 32 in-depth interviews were carried out. From the research, it emerges how, in relation to the recent changes experienced by Western society, the promising future has become a threat and there is a growing lack of meaning. In this context, adolescence can undergo various forms of medicalization, where biological / psychological reification processes (with particular reference to the construct of the so-called “disagio giovanile” / "youth discomfort") can neutralize the social and / or political value underlying various adolescent behaviors and cultural practices. The latter, observed in a different perspective, can instead be conceived as agency acts, through which young people (often using their bodies) try to react to a series of threats and to re-appropriate a political and social space. They do it, starting from the re-appropriation of the stigma itself through which society identifies them. In a world that is depicted as the society of well-being and comfort, they are proud of being "comfortable in the discomfort”.

Il presente lavoro consiste in un'indagine etnografica di tipo interdisciplinare, primariamente situata nell'ambito dell'antropologia e secondariamente in ambito psicologico e sociologico. L'etnografia, che ha previsto una combinazione di osservazione partecipante per un periodo di un anno (2016) e lo svolgimento di 32 interviste in profondità, è stata condotta parallelamente in diversi quartieri della Città di Torino (due quartieri periferici ed un quartiere del centro), dove il campo di ricerca è stato costituito a partire dalla partecipazione del ricercatore in tre classi della scuola superiore, con ragazzi prevalentemente di 16-17 anni. Da quanto riscontrato sul campo, emerge come, di fronte ai recenti mutamenti di tipo socio-economico e culturale attraversati dalla società occidentale, il futuro da promessa sia divenuto minaccia e vi sia una crescente mancanza di senso. In questo contesto, l’adolescenza può andare incontro a varie forme di medicalizzazione e psichiatrizzazione, laddove alcuni processi di reificazione biologica/psicologica (con particolare riferimento al costrutto del cosiddetto “disagio giovanile”) vanno a neutralizzare la valenza sociale e/o politica sottesa a vari comportamenti e pratiche culturali degli adolescenti. Questi, osservati in una differente prospettiva, possono invece venire interpretati come atti di agency, attraverso i quali i giovani (spesso utilizzando i loro corpi) cercano di reagire ad una serie di minacce e di riappropriarsi di uno spazio politico e sociale, a partire dalla riappropriazione dello “stigma” stesso attraverso cui la società li identifica. In un mondo che si dipinge come la società del benessere e dell’agio, essi sono fieri di essere “a loro agio nel disagio”.

"A loro agio nel disagio": un'indagine etnografica sull'adolescenza nella città di Torino

AILLON, JEAN LOUIS
2019-11-26

Abstract

Title:"Comfortable in the discomfort": an ethnographic study on adolescence in the city of Turin. The present research consists of an interdisciplinary ethnographic investigation, mainly in the field of anthropology and, also, in the psychological and sociological fields. The ethnography was conducted for one year (2016) in different districts of the City of Turin (two suburban and one central districts of the city), where participant observation took place starting from the participation of the researcher in three high school classes, with youths mainly between 16 and 17 years old. Furthermore 32 in-depth interviews were carried out. From the research, it emerges how, in relation to the recent changes experienced by Western society, the promising future has become a threat and there is a growing lack of meaning. In this context, adolescence can undergo various forms of medicalization, where biological / psychological reification processes (with particular reference to the construct of the so-called “disagio giovanile” / "youth discomfort") can neutralize the social and / or political value underlying various adolescent behaviors and cultural practices. The latter, observed in a different perspective, can instead be conceived as agency acts, through which young people (often using their bodies) try to react to a series of threats and to re-appropriate a political and social space. They do it, starting from the re-appropriation of the stigma itself through which society identifies them. In a world that is depicted as the society of well-being and comfort, they are proud of being "comfortable in the discomfort”.
26-nov-2019
Il presente lavoro consiste in un'indagine etnografica di tipo interdisciplinare, primariamente situata nell'ambito dell'antropologia e secondariamente in ambito psicologico e sociologico. L'etnografia, che ha previsto una combinazione di osservazione partecipante per un periodo di un anno (2016) e lo svolgimento di 32 interviste in profondità, è stata condotta parallelamente in diversi quartieri della Città di Torino (due quartieri periferici ed un quartiere del centro), dove il campo di ricerca è stato costituito a partire dalla partecipazione del ricercatore in tre classi della scuola superiore, con ragazzi prevalentemente di 16-17 anni. Da quanto riscontrato sul campo, emerge come, di fronte ai recenti mutamenti di tipo socio-economico e culturale attraversati dalla società occidentale, il futuro da promessa sia divenuto minaccia e vi sia una crescente mancanza di senso. In questo contesto, l’adolescenza può andare incontro a varie forme di medicalizzazione e psichiatrizzazione, laddove alcuni processi di reificazione biologica/psicologica (con particolare riferimento al costrutto del cosiddetto “disagio giovanile”) vanno a neutralizzare la valenza sociale e/o politica sottesa a vari comportamenti e pratiche culturali degli adolescenti. Questi, osservati in una differente prospettiva, possono invece venire interpretati come atti di agency, attraverso i quali i giovani (spesso utilizzando i loro corpi) cercano di reagire ad una serie di minacce e di riappropriarsi di uno spazio politico e sociale, a partire dalla riappropriazione dello “stigma” stesso attraverso cui la società li identifica. In un mondo che si dipinge come la società del benessere e dell’agio, essi sono fieri di essere “a loro agio nel disagio”.
malaise; discomfort; youth; adolescence, ethnography; agency
disagio; giovani; adolescenza; etnografia; agency
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Descrizione: Tesi di Dottorato completa
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/983637
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