Riccardo Morandi (Roma, 1 settembre 1902 – Roma, 25 dicembre 1989) è stato un innovatore nel panorama dell’architettura e dell’ingegneria del Novecento sia per i suoi studi nel campo del cemento amato normale e precompresso sia per le sue scelte architettonico-strutturali soprattutto nella costruzione dei ponti. La sua figura di studioso e progettista, per la capacità che ha avuto di incidere sul progetto di architetture complesse come le grandi strutture e i ponti in cemento armato, si può avvicinare a quella di Maestri del Novecento come, ad esempio, Robert Maillart (1872-1940), Eugène Freyssinet (1879-1962) e Pier Luigi Nervi (1891-1979). I suoi progetti di ponti in cemento armato, che si collocano fra tradizione e innovazione, hanno mostrato come Morandi abbia seriamente influenzato l’ingegneria strutturale diventando anticipatore di nuove soluzioni formali che, seppure attraverso l’uso di altri materiali come l’acciaio, sono diventate al giorno d’oggi di largo impiego nella costruzione dei ponti: ci riferiamo a quelli strallati, oggi a noi familiari nel panorama dell’architettura e dell’ingegneria dei ponti. Il linguaggio elaborato e sviluppato da Morandi, seppure limitato a pochi esempi concreti, ha tracciato nuove linee di ricerca formale e strutturale, che sono ancora valide e attuali, e proprie del cosiddetto Movimento moderno.
Riccardo Morandi, il grande innovatore e il linguaggio del ponte
CORRADI Massimo
2019-01-01
Abstract
Riccardo Morandi (Roma, 1 settembre 1902 – Roma, 25 dicembre 1989) è stato un innovatore nel panorama dell’architettura e dell’ingegneria del Novecento sia per i suoi studi nel campo del cemento amato normale e precompresso sia per le sue scelte architettonico-strutturali soprattutto nella costruzione dei ponti. La sua figura di studioso e progettista, per la capacità che ha avuto di incidere sul progetto di architetture complesse come le grandi strutture e i ponti in cemento armato, si può avvicinare a quella di Maestri del Novecento come, ad esempio, Robert Maillart (1872-1940), Eugène Freyssinet (1879-1962) e Pier Luigi Nervi (1891-1979). I suoi progetti di ponti in cemento armato, che si collocano fra tradizione e innovazione, hanno mostrato come Morandi abbia seriamente influenzato l’ingegneria strutturale diventando anticipatore di nuove soluzioni formali che, seppure attraverso l’uso di altri materiali come l’acciaio, sono diventate al giorno d’oggi di largo impiego nella costruzione dei ponti: ci riferiamo a quelli strallati, oggi a noi familiari nel panorama dell’architettura e dell’ingegneria dei ponti. Il linguaggio elaborato e sviluppato da Morandi, seppure limitato a pochi esempi concreti, ha tracciato nuove linee di ricerca formale e strutturale, che sono ancora valide e attuali, e proprie del cosiddetto Movimento moderno.File | Dimensione | Formato | |
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