Il saggio ha come scopo di mettere in evidenza quale cesura rappresenti dal punto di vista del controllo del territorio (in senso lato, quindi anche della sua conoscenza e della sua difesa) il crollo della vecchia Repubblica aristocratica e il passaggio del territorio ligure nell'Impero francese, poi nel regno di Sardegna e infine nell'Italia unita. In particolare la ricerca si è concentrata sui due principali poli di militarizzazione della Liguria ottocentesca: Genova e Spezia. Poli che sono stati indagati non solo dal punto di vista strettamente militare (valenza strategica, progetti e realizzazioni nel campo delle infrastrutture, bilanci di spesa) ma anche dal punto di vista del controllo e della conoscenza del territorio ("conoscere per amministrare"). La realizzazione di due piazzeforti di tale rilevanza militare è stata, infatti, pianificata anche in funzione dei problemi di sicurezza interna, e ciò ha comportato un'ampia gamma di soluzioni che vanno dall'indagine statistica e topografica finalizzata alla conoscenza completa e razionale del territorio, alla realizzazione di fortificazioni rivolte sia sul versante esterno che su quello interno, a programmi di rinnovamento e accrescimento urbano, al controllo sociale, alla ricerca di soluzioni di compromesso con le élite locali (in alcuni casi particolarmente colpite dagli espropri delle proprietà destinate ad uso militare)
Militarizzazione e controllo del territorio nella Liguria dell'Ottocento: i casi di Genova e La Spezia
BERI, EMILIANO
2017-01-01
Abstract
Il saggio ha come scopo di mettere in evidenza quale cesura rappresenti dal punto di vista del controllo del territorio (in senso lato, quindi anche della sua conoscenza e della sua difesa) il crollo della vecchia Repubblica aristocratica e il passaggio del territorio ligure nell'Impero francese, poi nel regno di Sardegna e infine nell'Italia unita. In particolare la ricerca si è concentrata sui due principali poli di militarizzazione della Liguria ottocentesca: Genova e Spezia. Poli che sono stati indagati non solo dal punto di vista strettamente militare (valenza strategica, progetti e realizzazioni nel campo delle infrastrutture, bilanci di spesa) ma anche dal punto di vista del controllo e della conoscenza del territorio ("conoscere per amministrare"). La realizzazione di due piazzeforti di tale rilevanza militare è stata, infatti, pianificata anche in funzione dei problemi di sicurezza interna, e ciò ha comportato un'ampia gamma di soluzioni che vanno dall'indagine statistica e topografica finalizzata alla conoscenza completa e razionale del territorio, alla realizzazione di fortificazioni rivolte sia sul versante esterno che su quello interno, a programmi di rinnovamento e accrescimento urbano, al controllo sociale, alla ricerca di soluzioni di compromesso con le élite locali (in alcuni casi particolarmente colpite dagli espropri delle proprietà destinate ad uso militare)File | Dimensione | Formato | |
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