Il margine assume un valore di estremo interesse per il progetto di paesaggio, perché, a scale diverse, dai margini di un giardino a quelli della città, rappresenta il luogo di passaggio da un elemento ad un altro, dove si concentra l’interesse dei fruitori. Proprio al margine si riscontra una maggiore ricchezza di specie e di bio-diversità. Gli strumenti dell’ecologia del paesaggio sono molto utili per meglio comprendere i caratteri dei margini, in chiave di separazione o di connessione. Nei confronti della città che cambia, è importante rafforzare connessioni e costituire nuovi legami con il paesaggio circostante, approfittando delle aree in trasformazione, per ritrovare possibilità di contatto con elementi naturali e nuove occasioni per sottolineare e valorizzare segni ed elementi della memoria. Per quanto riguarda gli spazi urbani in particolare, l’estensione delle aree metropolitane ha di fatto cancellato le separazioni tra città e campagna, in una continuità de-caratterizzata. Il progetto contemporaneo di paesaggio reinterpreta il concetto di margine come definizione di una serie di spazi di qualità a cui agganciare una rete di connessioni che renda possibile orientarsi e comprendere una gerarchia tra gli spazi ritrovando nuove centralità e nuovi margini. Spesso il progetto agisce proprio ribaltando l’idea di dentro e fuori, per riproporre una lettura degli spazi residuali come nuove frontiere per un nuovo incontro con la natura, oppure riporta al centro della quotidianità urbana proprio l’esperienza dei paesaggi rurali, limitrofi alle città, rivisitati come luoghi in cui ritrovare contatti con il passato, stimolando la nostra memoria culturale. Molti esempi di progetti lavorano proprio il margine per proporre un elemento di cornice, con uno spessore avvertibile, tra la città densa e qualche spazio rimasto aperto, ancora coltivato, che diventa un interessante scenario urbano.

Margini come luoghi attrattivi/Borders as attractive places

GHERSI, ADRIANA
2016-01-01

Abstract

Il margine assume un valore di estremo interesse per il progetto di paesaggio, perché, a scale diverse, dai margini di un giardino a quelli della città, rappresenta il luogo di passaggio da un elemento ad un altro, dove si concentra l’interesse dei fruitori. Proprio al margine si riscontra una maggiore ricchezza di specie e di bio-diversità. Gli strumenti dell’ecologia del paesaggio sono molto utili per meglio comprendere i caratteri dei margini, in chiave di separazione o di connessione. Nei confronti della città che cambia, è importante rafforzare connessioni e costituire nuovi legami con il paesaggio circostante, approfittando delle aree in trasformazione, per ritrovare possibilità di contatto con elementi naturali e nuove occasioni per sottolineare e valorizzare segni ed elementi della memoria. Per quanto riguarda gli spazi urbani in particolare, l’estensione delle aree metropolitane ha di fatto cancellato le separazioni tra città e campagna, in una continuità de-caratterizzata. Il progetto contemporaneo di paesaggio reinterpreta il concetto di margine come definizione di una serie di spazi di qualità a cui agganciare una rete di connessioni che renda possibile orientarsi e comprendere una gerarchia tra gli spazi ritrovando nuove centralità e nuovi margini. Spesso il progetto agisce proprio ribaltando l’idea di dentro e fuori, per riproporre una lettura degli spazi residuali come nuove frontiere per un nuovo incontro con la natura, oppure riporta al centro della quotidianità urbana proprio l’esperienza dei paesaggi rurali, limitrofi alle città, rivisitati come luoghi in cui ritrovare contatti con il passato, stimolando la nostra memoria culturale. Molti esempi di progetti lavorano proprio il margine per proporre un elemento di cornice, con uno spessore avvertibile, tra la città densa e qualche spazio rimasto aperto, ancora coltivato, che diventa un interessante scenario urbano.
2016
9-788890-532436
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Di-segnare Ambiente Paesaggio Città_Ghersi.pdf

accesso chiuso

Tipologia: Documento in versione editoriale
Dimensione 5.49 MB
Formato Adobe PDF
5.49 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/840360
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact