Il paper pone una riflessione sulla frammentazione interna che caratterizza le città mediterranee, insieme ad una loro perifericità economica nella dimensione globale, ha portato sia ad un indebolimento dei sistemi urbani regionali sia all’impossibilità di costruire politiche condivise con le altre aree in modo da regolare i processi di trasformazione in atto nel territorio della 'città mediterranea'. Eppure, la tendenza generalizzata verso la concentrazione sempre più fitta di grandi popolazioni in condizioni urbane, riporta il dibattito su una politica vera e dello spazio urbano rivolto a scambi e movimenti tra le forze sociali economiche ed ambientali, ora più urgenti rispetto a prima. Entrano in gioco paradigmi diversi da quelli con i quali si sono misurati architetti e urbanisti nel disegnare i nuovi quartieri residenziali fino agli anni'70; non siamo più di fronte ad un tessuto agricolo che si concede all’edificazione di nuove parti di città, in nome della semplice esigenza della "casa per tutti"; si pongono problemi complessi, che vanno dal valore identitario del paesaggio alle nuove esigenze della società, dal desiderio di vivere lontano da luoghi congestionati, alla certezza di poter usufruire dei servizi offerti dalla città.

L'importanza del paesaggio agrario per il futuro della Città Mediterranea

Sommariva E.
2011-01-01

Abstract

Il paper pone una riflessione sulla frammentazione interna che caratterizza le città mediterranee, insieme ad una loro perifericità economica nella dimensione globale, ha portato sia ad un indebolimento dei sistemi urbani regionali sia all’impossibilità di costruire politiche condivise con le altre aree in modo da regolare i processi di trasformazione in atto nel territorio della 'città mediterranea'. Eppure, la tendenza generalizzata verso la concentrazione sempre più fitta di grandi popolazioni in condizioni urbane, riporta il dibattito su una politica vera e dello spazio urbano rivolto a scambi e movimenti tra le forze sociali economiche ed ambientali, ora più urgenti rispetto a prima. Entrano in gioco paradigmi diversi da quelli con i quali si sono misurati architetti e urbanisti nel disegnare i nuovi quartieri residenziali fino agli anni'70; non siamo più di fronte ad un tessuto agricolo che si concede all’edificazione di nuove parti di città, in nome della semplice esigenza della "casa per tutti"; si pongono problemi complessi, che vanno dal valore identitario del paesaggio alle nuove esigenze della società, dal desiderio di vivere lontano da luoghi congestionati, alla certezza di poter usufruire dei servizi offerti dalla città.
2011
9788895623603
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