‘la città non può essere perfetta altrimenti diventa innaturale’ afferma Piano, ma ciò non lo esime dal praticare l’utopia e possibilmente dal tentare di realizzarla. In questo senso egli dichiara la propria piena appartenenza al secolo appena trascorso, alle grandi Utopie che hanno accompagnato la costruzione delle città come si trattasse di mettere in scena la rappresentazione effettiva di una società rinnovata, progredita , forse anche felice. C’è nel gesto di Renzo Piano , architetto ed urbanista, una ferma consapevolezza della utilità di un ruolo di cui viceversa si avverte sempre più spesso la condizione di superfluità; c’è anche una ostinata e concreta fiducia nella città come valore permanente laddove si fa strada invece un’angoscia diffusa per la sua dissoluzione.
Prove generali di città felice. Cité internationale di Renzo Piano a Lione
ANDRIANI, CARMELA
2006-01-01
Abstract
‘la città non può essere perfetta altrimenti diventa innaturale’ afferma Piano, ma ciò non lo esime dal praticare l’utopia e possibilmente dal tentare di realizzarla. In questo senso egli dichiara la propria piena appartenenza al secolo appena trascorso, alle grandi Utopie che hanno accompagnato la costruzione delle città come si trattasse di mettere in scena la rappresentazione effettiva di una società rinnovata, progredita , forse anche felice. C’è nel gesto di Renzo Piano , architetto ed urbanista, una ferma consapevolezza della utilità di un ruolo di cui viceversa si avverte sempre più spesso la condizione di superfluità; c’è anche una ostinata e concreta fiducia nella città come valore permanente laddove si fa strada invece un’angoscia diffusa per la sua dissoluzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.