Il Libro figurato di tutte le possessioni del territorio dell’insigne Terra di Nove, iniziato il 29 maggio 1690 e concluso l’anno successivo, è un interessante e prezioso esempio di rappresentazione del territorio rurale di un centro minore. I diciassette quaderni redatti da Giovanni Benedetto Zandrino, agrimensore della città di Alessandria, descrivono tutti gli appezzamenti di terreno facenti corona al borgo fortificato della città di Novi, possedimento della Repubblica di Genova dal XV al finire del XVIII secolo. Il territorio, con la sola eccezione del concentrico, viene restituito attraverso l’accurata rappresentazione di fabbricati, strade, corsi d’acqua e tipi di coltivazione. Ogni appezzamento, numerato e corredato dell’esatta misura della sua superficie, è accompagnato dal nome del proprietario – spesso appartenente alla nobiltà genovese – e valutato in base alla sua posizione topografica L’accurata e dettagliata raffigurazione delle numerose “cassine”, la cui immagine ci viene restituita simultaneamente in pianta e in elevato, costituisce – tra l’altro – un’importante testimonianza dell’antica consuetudine a costruire con la terra battuta (pisé), tipica dell’alessandrino. In chiave diacronica il Libro figurato conservato presso l’Archivio Storico del Comune di Novi Ligure (Alessandria), assume un rilevante valore per lo studio della permanenza degli insediamenti, della conservazione delle strutture, della popolazione nelle campagne, dell’uso del suolo e, più in generale, dello studio del territorio, offrendo l’opportunità di ricostruire le trasformazioni subite sia dalle campagne che dalle aree divenute – a partire dalla metà dell’Ottocento – parte del tessuto urbano.

Terra di Nove. Il Libro figurato di Giovanni Benedetto Zandrino, istantanea di un territorio tra Piemonte e Liguria sul finire del seicento

BARBIERI, DANIELA;
2014-01-01

Abstract

Il Libro figurato di tutte le possessioni del territorio dell’insigne Terra di Nove, iniziato il 29 maggio 1690 e concluso l’anno successivo, è un interessante e prezioso esempio di rappresentazione del territorio rurale di un centro minore. I diciassette quaderni redatti da Giovanni Benedetto Zandrino, agrimensore della città di Alessandria, descrivono tutti gli appezzamenti di terreno facenti corona al borgo fortificato della città di Novi, possedimento della Repubblica di Genova dal XV al finire del XVIII secolo. Il territorio, con la sola eccezione del concentrico, viene restituito attraverso l’accurata rappresentazione di fabbricati, strade, corsi d’acqua e tipi di coltivazione. Ogni appezzamento, numerato e corredato dell’esatta misura della sua superficie, è accompagnato dal nome del proprietario – spesso appartenente alla nobiltà genovese – e valutato in base alla sua posizione topografica L’accurata e dettagliata raffigurazione delle numerose “cassine”, la cui immagine ci viene restituita simultaneamente in pianta e in elevato, costituisce – tra l’altro – un’importante testimonianza dell’antica consuetudine a costruire con la terra battuta (pisé), tipica dell’alessandrino. In chiave diacronica il Libro figurato conservato presso l’Archivio Storico del Comune di Novi Ligure (Alessandria), assume un rilevante valore per lo studio della permanenza degli insediamenti, della conservazione delle strutture, della popolazione nelle campagne, dell’uso del suolo e, più in generale, dello studio del territorio, offrendo l’opportunità di ricostruire le trasformazioni subite sia dalle campagne che dalle aree divenute – a partire dalla metà dell’Ottocento – parte del tessuto urbano.
2014
9788898547050
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/777677
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