ABSTRACT ENG Occupational and skills projection systems have been adopted in many developed countries. Literature, however, is still missing reliable reviews of different methodolo-gies. Therefore, the goal of this article, is to present some of the main initiatives that have been developed both at national and international level while illustrating their strengths and weaknesses. As of occupational projections econometric models appear to be adopted in many cases. Instability of the economy at global level, however, significantly affects their reliability, and information on occupational trends that is generated could be defec-tive. As of skill projection, however, qualitative approaches are quite common. In many countries, including Italy, several projects have been launched in order to collect informa-tion on skill demand change over time adopting field research techniques. The landscape of skill projections tools in Italy appear to be fragmented, as many initiatives have been set up both at national and local level but a lack of integration is evident. At the national level structured systems exist and provide useful information on occupational and skill trends for policy making at different levels. A goal to be reached, however, entails either horizontal coordination, among national tools, and vertical coordination, among local ini-tiatives and national systems. ABSTRACT ITA La maggior parte dei paesi ad economia avanzata si è dotato di sistemi più o meno a-vanzati di proiezione dei fabbisogni occupazionali e professionali. In assenza di una ras-segna aggiornata delle metodologie adottate questo articolo si propone di presentare alcu-ni dei principali strumenti di proiezione utilizzati a livello nazionale e internazionale, evi-denziandone i punti di forza ed i limiti. Per le proiezioni occupazionali emerge una ten-denza ad affidarsi a strumenti econometrici, una circostanza che, a fronte delle dinamiche recessive in atto e della complessiva instabilità dei sistemi economici, solleva alcune per-plessità in merito all’attendibilità delle informazioni generate. Sul versante della proie-zione dei fabbisogni professionali, invece, emergono anche approcci di tipo qualitativo, che hanno portato alla realizzazione di indagini orientate a leggere le trasformazioni delle professioni attraverso un contatto diretto con il tessuto economico di riferimento. Sul ver-sante italiano il quadro è complessivamente frammentato. A livello nazionale esistono si-stemi altamente strutturati capaci di rilevare le dinamiche nazionali, ma non altrettanto in grado di cogliere le specificità occupazionali e dei fabbisogni professionali dei sistemi economici locali. Sul piano operativo, dunque, si segnala l’esigenza di potenziare le mi-sure tese all’integrazione degli strumenti in campo, sia a livello nazionale, sia tra le ini-ziative regionali e nazionali.

Fabbisogni professionali e proiezioni occupazionali: una prima rassegna delle prassi.

GASPARRE, ANGELO
2012-01-01

Abstract

ABSTRACT ENG Occupational and skills projection systems have been adopted in many developed countries. Literature, however, is still missing reliable reviews of different methodolo-gies. Therefore, the goal of this article, is to present some of the main initiatives that have been developed both at national and international level while illustrating their strengths and weaknesses. As of occupational projections econometric models appear to be adopted in many cases. Instability of the economy at global level, however, significantly affects their reliability, and information on occupational trends that is generated could be defec-tive. As of skill projection, however, qualitative approaches are quite common. In many countries, including Italy, several projects have been launched in order to collect informa-tion on skill demand change over time adopting field research techniques. The landscape of skill projections tools in Italy appear to be fragmented, as many initiatives have been set up both at national and local level but a lack of integration is evident. At the national level structured systems exist and provide useful information on occupational and skill trends for policy making at different levels. A goal to be reached, however, entails either horizontal coordination, among national tools, and vertical coordination, among local ini-tiatives and national systems. ABSTRACT ITA La maggior parte dei paesi ad economia avanzata si è dotato di sistemi più o meno a-vanzati di proiezione dei fabbisogni occupazionali e professionali. In assenza di una ras-segna aggiornata delle metodologie adottate questo articolo si propone di presentare alcu-ni dei principali strumenti di proiezione utilizzati a livello nazionale e internazionale, evi-denziandone i punti di forza ed i limiti. Per le proiezioni occupazionali emerge una ten-denza ad affidarsi a strumenti econometrici, una circostanza che, a fronte delle dinamiche recessive in atto e della complessiva instabilità dei sistemi economici, solleva alcune per-plessità in merito all’attendibilità delle informazioni generate. Sul versante della proie-zione dei fabbisogni professionali, invece, emergono anche approcci di tipo qualitativo, che hanno portato alla realizzazione di indagini orientate a leggere le trasformazioni delle professioni attraverso un contatto diretto con il tessuto economico di riferimento. Sul ver-sante italiano il quadro è complessivamente frammentato. A livello nazionale esistono si-stemi altamente strutturati capaci di rilevare le dinamiche nazionali, ma non altrettanto in grado di cogliere le specificità occupazionali e dei fabbisogni professionali dei sistemi economici locali. Sul piano operativo, dunque, si segnala l’esigenza di potenziare le mi-sure tese all’integrazione degli strumenti in campo, sia a livello nazionale, sia tra le ini-ziative regionali e nazionali.
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