Lo scritto prende spunto da due pronunce della Corte di Cassazione: la prima ha stabilito che le assenze per malattia del lavoratore non giustificano il licenziamento per superamento del periodo di comporto ove l'infermità sia imputabile a responsabilità del datore di lavoro in dipendenza della nocività delle mansioni o dell'ambiente di lavoro. La seconda invece ha riconosciuto la legittimità del licenziamento per giusta causa ad un lavoratore assente per malattia dal momento che quest'ultima era stata contratta a seguito del comportamento imprudente del lavoratore che scientemente aveva assunto un rischio particolarmente elevato. L'autore inquadra le due sentenze nell'ambito delle principali questioni teoriche e interpretative sviluppate in dottrina e in giurisprudenza in materia di licenziamento per superamento del periodo di comporto. In tale modo, l'Autore arriva a rispondere alla seguente domanda: in quali casi, a quali condizioni e con quali modalità è possibile, nell'attuale ordinamento, licenziare legittimamente un lavoratore malato? Nel rispondere alla domanda l'autore pone a confronto tesi dottrinali e tesi giurisprudenziali evidenziando convergenze e discrasie.

Il licenziamento del lavoratore malato

NOVELLA, MARCO
2012-01-01

Abstract

Lo scritto prende spunto da due pronunce della Corte di Cassazione: la prima ha stabilito che le assenze per malattia del lavoratore non giustificano il licenziamento per superamento del periodo di comporto ove l'infermità sia imputabile a responsabilità del datore di lavoro in dipendenza della nocività delle mansioni o dell'ambiente di lavoro. La seconda invece ha riconosciuto la legittimità del licenziamento per giusta causa ad un lavoratore assente per malattia dal momento che quest'ultima era stata contratta a seguito del comportamento imprudente del lavoratore che scientemente aveva assunto un rischio particolarmente elevato. L'autore inquadra le due sentenze nell'ambito delle principali questioni teoriche e interpretative sviluppate in dottrina e in giurisprudenza in materia di licenziamento per superamento del periodo di comporto. In tale modo, l'Autore arriva a rispondere alla seguente domanda: in quali casi, a quali condizioni e con quali modalità è possibile, nell'attuale ordinamento, licenziare legittimamente un lavoratore malato? Nel rispondere alla domanda l'autore pone a confronto tesi dottrinali e tesi giurisprudenziali evidenziando convergenze e discrasie.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/383891
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