La Lettera a Filemone di Paolo, avendo al centro il rapporto conflittuale tra uno schiavo e il suo padrone, viene a toccare il più generale problema del rapporto schiavo-padrone nelle comunità cristiane delle origini. Nelle Lettere paoline lo status di schiavo non è dipinto in sé come ingiusto, non è messo in discussione, né – tanto meno – Paolo esorta mai gli schiavi alla ribellione: in Paolo, insomma, il problema della schiavitù, piuttosto che risolto, è superato (o, se si preferisce, aggirato) nella nuova realtà della comunità cristiana, proiettata verso una dimensione ultraterrena. Lo stesso discorso vale per i Padri della Chiesa dei primi secoli, anche se con sfumature diverse. Non mancano però posizioni in controtendenza: Gregorio di Nissa, ad esempio, esprime una condanna esplicita della schiavitù in quanto tale, che egli – diversamente da Paolo e dagli altri Padri – giudica come un affronto a quella condizione naturale di libertà che dio ha stabilito per tutti gli uomini, senza differenze.

Cristianesimo e schiavitù. A proposito di un recente saggio sulla Lettera a Filemone di Paolo

BEVEGNI, CLAUDIO
2010-01-01

Abstract

La Lettera a Filemone di Paolo, avendo al centro il rapporto conflittuale tra uno schiavo e il suo padrone, viene a toccare il più generale problema del rapporto schiavo-padrone nelle comunità cristiane delle origini. Nelle Lettere paoline lo status di schiavo non è dipinto in sé come ingiusto, non è messo in discussione, né – tanto meno – Paolo esorta mai gli schiavi alla ribellione: in Paolo, insomma, il problema della schiavitù, piuttosto che risolto, è superato (o, se si preferisce, aggirato) nella nuova realtà della comunità cristiana, proiettata verso una dimensione ultraterrena. Lo stesso discorso vale per i Padri della Chiesa dei primi secoli, anche se con sfumature diverse. Non mancano però posizioni in controtendenza: Gregorio di Nissa, ad esempio, esprime una condanna esplicita della schiavitù in quanto tale, che egli – diversamente da Paolo e dagli altri Padri – giudica come un affronto a quella condizione naturale di libertà che dio ha stabilito per tutti gli uomini, senza differenze.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/301391
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