Nella prospettiva dell’integralità, le conflittualità e le lacerazioni intime della persona scoprono di avere un significato e un fine; infatti, la finitezza e la fragilità, entro cui la creatura non vuole permanere e da cui vuole risollevarsi, per sconfiggere l’inquietudine metafisica che attesta l’insofferenza di un limite sempre rinascente perché mai definitivamente oltrepassato, rimandano all’Essere trascendente, e l’uomo si apre infine alla speranza di vedere un giorno appagate le sue naturali aspirazioni. Così, le riflessioni di Sciacca sulla concezione della persona seguono, in termini rosminiani, un «circolo solido» che si compie nella filosofia dell’integralità: una dialettica dell’implicanza e della compresenza, che integra, inverandole, diverse angolature prospettiche.
LA PERSONA UMANA NELLA FILOSOFIA DELL'INTEGRALITA'
FACCO, MARIA LUISA
2010-01-01
Abstract
Nella prospettiva dell’integralità, le conflittualità e le lacerazioni intime della persona scoprono di avere un significato e un fine; infatti, la finitezza e la fragilità, entro cui la creatura non vuole permanere e da cui vuole risollevarsi, per sconfiggere l’inquietudine metafisica che attesta l’insofferenza di un limite sempre rinascente perché mai definitivamente oltrepassato, rimandano all’Essere trascendente, e l’uomo si apre infine alla speranza di vedere un giorno appagate le sue naturali aspirazioni. Così, le riflessioni di Sciacca sulla concezione della persona seguono, in termini rosminiani, un «circolo solido» che si compie nella filosofia dell’integralità: una dialettica dell’implicanza e della compresenza, che integra, inverandole, diverse angolature prospettiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.