Onde di tsunami di notevoli dimensioni hanno colpito le coste del Giappone, dell'Alaska, delle isole Hawaii, dell'America meridionale e del Sud-Est Asiatico; essendo il Mar Mediterraneo un'area geologicamente attiva, esso ha caratteristiche idonee al verificarsi del fenomeno, sebbene di intensità minore a causa delle minori dimensioni del bacino; d'altra parte ciò fa si che il tempo trascorso tra la generazione dello tsunami e l’arrivo dell’onda a riva possa essere molto limitato. Per questo motivo, accanto al possibile sviluppo di una rete di rilevamento e monitoraggio, potrebbe essere utile individuare i tratti di costa maggiormente a rischio, al fine di indicare alle pubbliche amministrazioni potenziali strutture strategiche da proteggere (quali porti, depuratori, ospedali, scuole, strade, ferrovie, etc.), identificare aree sicure dove convogliare la popolazione durante l’evento, e migliorare la sensibilità della popolazione su questo particolare rischio. Nel presente lavoro è stata implementata una procedura per la realizzazione di Mappe di Inondazione Tsunami che permettano di individuare le aree potenzialmente interessate da allagamento nel caso si verifichi uno tsunami di altezza d’onda nota. In particolare, è stata valutata la massima risalita verticale dell’onda incidente sulla costa (run-up) e la sua successiva propagazione sulla terraferma, in funzione delle caratteristiche morfologiche, della vegetazione e dell’urbanizzazione della zona analizzata. Tale procedura è stata applicata tramite il GIS open-source e free software GRASS 6.0 per una prima analisi al tratto costiero del ponente ligure compreso tra i comuni di Bergeggi e Noli, in provincia di Savona, ottenendo risultati che sembrano essere realistici nonostante siano state introdotte diverse semplificazioni, a causa della complessità del fenomeno.

Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa ligure

FEDERICI, BIANCA;COSSO, TIZIANO;LANDO', LAURA;SGUERSO, DOMENICO
2006-01-01

Abstract

Onde di tsunami di notevoli dimensioni hanno colpito le coste del Giappone, dell'Alaska, delle isole Hawaii, dell'America meridionale e del Sud-Est Asiatico; essendo il Mar Mediterraneo un'area geologicamente attiva, esso ha caratteristiche idonee al verificarsi del fenomeno, sebbene di intensità minore a causa delle minori dimensioni del bacino; d'altra parte ciò fa si che il tempo trascorso tra la generazione dello tsunami e l’arrivo dell’onda a riva possa essere molto limitato. Per questo motivo, accanto al possibile sviluppo di una rete di rilevamento e monitoraggio, potrebbe essere utile individuare i tratti di costa maggiormente a rischio, al fine di indicare alle pubbliche amministrazioni potenziali strutture strategiche da proteggere (quali porti, depuratori, ospedali, scuole, strade, ferrovie, etc.), identificare aree sicure dove convogliare la popolazione durante l’evento, e migliorare la sensibilità della popolazione su questo particolare rischio. Nel presente lavoro è stata implementata una procedura per la realizzazione di Mappe di Inondazione Tsunami che permettano di individuare le aree potenzialmente interessate da allagamento nel caso si verifichi uno tsunami di altezza d’onda nota. In particolare, è stata valutata la massima risalita verticale dell’onda incidente sulla costa (run-up) e la sua successiva propagazione sulla terraferma, in funzione delle caratteristiche morfologiche, della vegetazione e dell’urbanizzazione della zona analizzata. Tale procedura è stata applicata tramite il GIS open-source e free software GRASS 6.0 per una prima analisi al tratto costiero del ponente ligure compreso tra i comuni di Bergeggi e Noli, in provincia di Savona, ottenendo risultati che sembrano essere realistici nonostante siano state introdotte diverse semplificazioni, a causa della complessità del fenomeno.
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