Dall’autobiografia inedita dell’architetto Riccardo Haupt, particolare interesse rivela il capitolo dedicato “Agli studi di architettura”. L’autore, nel raccontare il suo personale percorso di studi, offre uno spaccato di vita accademica di fine Ottocento nella Scuola di Belle Arti di Firenze, con puntuali riferimenti a “ Le sezioni di architettura istituite nelle Scuole di Applicazione per gli ingegneri civili….”. Poiché si sentiva “attratto” verso l’architettura, decide di iscriversi alla Scuola di Architettura di Firenze. L’insegnamento della Scuola si svolge, dopo i corsi preparatori comuni, in tre anni di studi; un quarto anno, non obbligatorio, consente al candidato di conseguire il diploma di licenza di professore di disegno architettonico e gli dà diritto, dopo aver superato le prove scientifiche, all’esercizio professionale. Riccardo Haupt conclude i suoi studi nel 1886 “senza la possibilità di vedere realizzato il completo assestamento della scuola, costretto ormai a seguire le orme di quei professionisti che mi avevano preceduto”. Durante i quattro anni trascorsi all'Accademia di Firenze, Riccardo Haupt ricorda con ammi-razione ed affetto il suo "primo maestro" Giuseppe Castellazzi e gli insegnamenti da lui impartiti nei corsi di Rilievo dei Monumenti e di Restauro. Insegnamenti che gli saranno utili per una appropriata applicazione degli stili architettonici "alla composizione di temi costruttivi che più si addicevano agli stili studiati come ai primi tempi si manifestava la tendenza edilizia". La preparazione professionale dell’Haupt, dopo gli studi accademici, prosegue frequentando corsi speciali presso l’Istituto Tecnico di Genova in fisica sperimentale, in chimica applicata, in geometria pratica, in celerimensura ed in meccanica, oltre ad approfondimenti nella scienze delle costruzioni ed in statica grafica. A questo, che l’architetto Haupt definisce “corredo di integrazione degli studi artistici”, si deve aggiungere il tirocinio da lui svolto, per circa quattro anni, presso lo studio Rovelli di Genova: “studio di uno dei più valenti architetti”.
La didattica del disegno di architettura tra Otto e Novecento
BOFFITO, MAURA
2008-01-01
Abstract
Dall’autobiografia inedita dell’architetto Riccardo Haupt, particolare interesse rivela il capitolo dedicato “Agli studi di architettura”. L’autore, nel raccontare il suo personale percorso di studi, offre uno spaccato di vita accademica di fine Ottocento nella Scuola di Belle Arti di Firenze, con puntuali riferimenti a “ Le sezioni di architettura istituite nelle Scuole di Applicazione per gli ingegneri civili….”. Poiché si sentiva “attratto” verso l’architettura, decide di iscriversi alla Scuola di Architettura di Firenze. L’insegnamento della Scuola si svolge, dopo i corsi preparatori comuni, in tre anni di studi; un quarto anno, non obbligatorio, consente al candidato di conseguire il diploma di licenza di professore di disegno architettonico e gli dà diritto, dopo aver superato le prove scientifiche, all’esercizio professionale. Riccardo Haupt conclude i suoi studi nel 1886 “senza la possibilità di vedere realizzato il completo assestamento della scuola, costretto ormai a seguire le orme di quei professionisti che mi avevano preceduto”. Durante i quattro anni trascorsi all'Accademia di Firenze, Riccardo Haupt ricorda con ammi-razione ed affetto il suo "primo maestro" Giuseppe Castellazzi e gli insegnamenti da lui impartiti nei corsi di Rilievo dei Monumenti e di Restauro. Insegnamenti che gli saranno utili per una appropriata applicazione degli stili architettonici "alla composizione di temi costruttivi che più si addicevano agli stili studiati come ai primi tempi si manifestava la tendenza edilizia". La preparazione professionale dell’Haupt, dopo gli studi accademici, prosegue frequentando corsi speciali presso l’Istituto Tecnico di Genova in fisica sperimentale, in chimica applicata, in geometria pratica, in celerimensura ed in meccanica, oltre ad approfondimenti nella scienze delle costruzioni ed in statica grafica. A questo, che l’architetto Haupt definisce “corredo di integrazione degli studi artistici”, si deve aggiungere il tirocinio da lui svolto, per circa quattro anni, presso lo studio Rovelli di Genova: “studio di uno dei più valenti architetti”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.