La vicenda patrimoniale di Ageltrude, che proviene dai duchi di Benevento ed è moglie del primo imperatore non carolingio in Italia, è documentariamente piuttosto accidentata ed è ricostruibile nella sua articolazione soppesando un gran numero di informazioni. Ageltrude può gestire il dotario costituitole con beni fiscali da Guido, dei duchi di Spoleto, e dal figlio Lamberto per un tempo veramente breve e in una fase particolarmente conflittuale, quale è l’ultimo decennio del secolo IX. Tuttavia, se si osservano le potenzialità insite nella gestione di beni fiscali, si può constatare che il pur sostanzioso dotario nella città di Pavia risulta troppo concentrato per poter essere usato quale trampolino per una politica di consolidamento e di attivazione di relazioni. Tale funzione è assolta piuttosto da altri beni sparsi trasmessi ad Ageltrude e soprattutto dall’immissione in un sistema di relazioni di cui si è in grado di apprezzare solo qualche spezzone. L’ex imperatrice persegue strenuamente un progetto, avviato da Guido e Lamberto, che è sia di consolidamento personale sia di appoggio al fronte che si oppone all’imperatore Berengario. The events surrounding the administration of the patrimony of Ageltrude, member of the house of Benevento and wife of the first non Carolingian emperor in Italy, is uneven from a documentary perspective and can thus be reconstructed in its articulations only by weighing large quantities of information. Ageltrude could administrate her dowry composed of fiscal goods bestowed by Guido, of the dukes of Spoleto, and by her son Lambert, for a very brief period of time and during a particularly conflict-ridden phase such as the last decade of the 9th century. Yet, if one observes the potential inherent in the administration of fiscal goods, it can be noted that despite the presence of substantial property in Pavia, this patrimony is far too concentrated to be used as a stepping stone for a policy of consolidation and to activate relationships. This function is fulfilled by other scattered goods transmitted to Ageltrude and above all through the introduction into a system of relationships of which only fragments can be appreciated. The former empress strenuously pursues a project, initiated by Guido and Lambert, aimed both towards personal consolidation and the support of the front opposed to emperor Berengar.
Ageltrude: dal ducato di Spoleto al cuore del regno italico
GUGLIELMOTTI, PAOLA
2012-01-01
Abstract
La vicenda patrimoniale di Ageltrude, che proviene dai duchi di Benevento ed è moglie del primo imperatore non carolingio in Italia, è documentariamente piuttosto accidentata ed è ricostruibile nella sua articolazione soppesando un gran numero di informazioni. Ageltrude può gestire il dotario costituitole con beni fiscali da Guido, dei duchi di Spoleto, e dal figlio Lamberto per un tempo veramente breve e in una fase particolarmente conflittuale, quale è l’ultimo decennio del secolo IX. Tuttavia, se si osservano le potenzialità insite nella gestione di beni fiscali, si può constatare che il pur sostanzioso dotario nella città di Pavia risulta troppo concentrato per poter essere usato quale trampolino per una politica di consolidamento e di attivazione di relazioni. Tale funzione è assolta piuttosto da altri beni sparsi trasmessi ad Ageltrude e soprattutto dall’immissione in un sistema di relazioni di cui si è in grado di apprezzare solo qualche spezzone. L’ex imperatrice persegue strenuamente un progetto, avviato da Guido e Lamberto, che è sia di consolidamento personale sia di appoggio al fronte che si oppone all’imperatore Berengario. The events surrounding the administration of the patrimony of Ageltrude, member of the house of Benevento and wife of the first non Carolingian emperor in Italy, is uneven from a documentary perspective and can thus be reconstructed in its articulations only by weighing large quantities of information. Ageltrude could administrate her dowry composed of fiscal goods bestowed by Guido, of the dukes of Spoleto, and by her son Lambert, for a very brief period of time and during a particularly conflict-ridden phase such as the last decade of the 9th century. Yet, if one observes the potential inherent in the administration of fiscal goods, it can be noted that despite the presence of substantial property in Pavia, this patrimony is far too concentrated to be used as a stepping stone for a policy of consolidation and to activate relationships. This function is fulfilled by other scattered goods transmitted to Ageltrude and above all through the introduction into a system of relationships of which only fragments can be appreciated. The former empress strenuously pursues a project, initiated by Guido and Lambert, aimed both towards personal consolidation and the support of the front opposed to emperor Berengar.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.