This essay is part of a monographic double issue of “Ricerche di Storia dell’arte” (curated by Laura Stagno), devoted to the study of Palazzo del Principe, its decorative cycles, gardens and collections. It focuses on the fresco and stucco cycles commissioned by Andrea Doria and his heir Giovanni Andrea I, the first one executed by Perino del Vaga between 1529 and 1533, the others, due to Lazzaro Calvi and Marcello Sparzo, dating to the last decades of the 16th century. Perino’s cycle, linked to Andrea’s patronage, has been widely studied, but restorations completed just before the publication of this essay – of the Loggia’s and main staircase’s decorations among others - have offered new data, including the retrieval of the supposedly lost decoration of the staircase vault, thus allowing fresh insight into the master’s underdrawing and technique. The cycles commissioned by Giovanni Andrea have received far less attention; though obviously less central than Perino’s one to art history, they are nonetheless interesting and locally influential. Calvi’s frescoes are studied here using a comprehensive approach, on the basis of archival research, the results of which sustain stylistic attributions and clarify dates (also by establishing the exact date of birth of the painter). The analysis of Marcello Sparzo’s stucco cycle, an innovative model for the Genoese artistic scene, takes into account its iconographic characters, closely connected to the figure and aims of its patron. VERSIONE ITALIANA DELL’ABSTRACT. Il saggio è pubblicato su un doppio numero monografico di “Ricerche di Storia dell’arte” a cura di Laura Stagno, dedicato allo studio di Palazzo del Principe e dei suoi cicli decorativi, giardini e collezioni. Oggetto specifico dello studio sono i cicli ad affresco e stucco commissionati per il palazzo da Andrea Doria e dal suo successore, Giovanni Andrea I, il primo eseguito da Perino del Vaga tra il 1529 e il 1533, gli altri, dovuti a Lazzaro Calvi e Marcello Sparzo, databili alle ultime decadi del Cinquecento. Il ciclo periniano, legato alla committenza di Andrea, è già stato ampiamente studiato, ma gli interventi di restauro completati subito prima della pubblicazione del saggio - in particolare quelli relativi alle decorazioni della Loggia e dello scalone (la seconda si credeva completamente perduta) – hanno offerto dati nuovi, consentendo ad esempio avere una visione più chiara delle tecniche esecutive del maestro e del suo uso del disegno sottostante. I cicli commissionati da Giovanni Andrea I hanno ricevuto un grado di attenzione molto minore; ad evidenza meno rilevanti dal punto di vista artistico rispetto all’intervento periniano, sono tuttavia di notevole interesse nel contesto genovese. Gli affreschi di Lazzaro Calvi sono stati analizzati sistematicamente con il supporto dei dati emersi dall’indagine d’archivio, che ha, in alcuni casi, confermato l’attribuzione all’artista proposta su base stilistica, e chiarito datazioni incerte (anche sulla base del ritrovamento dell’esatta data di nascita di Lazzaro). Il ciclo a stucco di Marcello Sparzo, un modello innovativo per la scena artistica genovese, è stato indagato anche dal punto di vista delle scelte iconografiche, strettamente connesse alla figura e agli intenti celebrativi del committente.

Due prìncipi per un palazzo. I cicli decorativi commissionati da Andrea e Giovanni Andrea I Doria a Perino del Vaga, Lazzaro Calvi e Marcello Sparzo per il Palazzo del Principe

STAGNO, LAURA
2004-01-01

Abstract

This essay is part of a monographic double issue of “Ricerche di Storia dell’arte” (curated by Laura Stagno), devoted to the study of Palazzo del Principe, its decorative cycles, gardens and collections. It focuses on the fresco and stucco cycles commissioned by Andrea Doria and his heir Giovanni Andrea I, the first one executed by Perino del Vaga between 1529 and 1533, the others, due to Lazzaro Calvi and Marcello Sparzo, dating to the last decades of the 16th century. Perino’s cycle, linked to Andrea’s patronage, has been widely studied, but restorations completed just before the publication of this essay – of the Loggia’s and main staircase’s decorations among others - have offered new data, including the retrieval of the supposedly lost decoration of the staircase vault, thus allowing fresh insight into the master’s underdrawing and technique. The cycles commissioned by Giovanni Andrea have received far less attention; though obviously less central than Perino’s one to art history, they are nonetheless interesting and locally influential. Calvi’s frescoes are studied here using a comprehensive approach, on the basis of archival research, the results of which sustain stylistic attributions and clarify dates (also by establishing the exact date of birth of the painter). The analysis of Marcello Sparzo’s stucco cycle, an innovative model for the Genoese artistic scene, takes into account its iconographic characters, closely connected to the figure and aims of its patron. VERSIONE ITALIANA DELL’ABSTRACT. Il saggio è pubblicato su un doppio numero monografico di “Ricerche di Storia dell’arte” a cura di Laura Stagno, dedicato allo studio di Palazzo del Principe e dei suoi cicli decorativi, giardini e collezioni. Oggetto specifico dello studio sono i cicli ad affresco e stucco commissionati per il palazzo da Andrea Doria e dal suo successore, Giovanni Andrea I, il primo eseguito da Perino del Vaga tra il 1529 e il 1533, gli altri, dovuti a Lazzaro Calvi e Marcello Sparzo, databili alle ultime decadi del Cinquecento. Il ciclo periniano, legato alla committenza di Andrea, è già stato ampiamente studiato, ma gli interventi di restauro completati subito prima della pubblicazione del saggio - in particolare quelli relativi alle decorazioni della Loggia e dello scalone (la seconda si credeva completamente perduta) – hanno offerto dati nuovi, consentendo ad esempio avere una visione più chiara delle tecniche esecutive del maestro e del suo uso del disegno sottostante. I cicli commissionati da Giovanni Andrea I hanno ricevuto un grado di attenzione molto minore; ad evidenza meno rilevanti dal punto di vista artistico rispetto all’intervento periniano, sono tuttavia di notevole interesse nel contesto genovese. Gli affreschi di Lazzaro Calvi sono stati analizzati sistematicamente con il supporto dei dati emersi dall’indagine d’archivio, che ha, in alcuni casi, confermato l’attribuzione all’artista proposta su base stilistica, e chiarito datazioni incerte (anche sulla base del ritrovamento dell’esatta data di nascita di Lazzaro). Il ciclo a stucco di Marcello Sparzo, un modello innovativo per la scena artistica genovese, è stato indagato anche dal punto di vista delle scelte iconografiche, strettamente connesse alla figura e agli intenti celebrativi del committente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/216071
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