La questione relativa all’identificazione della legge applicabile agli illeciti marittimi impegna da secoli la dottrina e la giurisprudenza, sia italiana che straniera. Per un verso, infatti, i rapporti che ineriscono alla navigazione presentano un intrinseco carattere di internazionalità. Per altro verso, la localizzazione delle fattispecie ambientate in ambito marittimo dà luogo a complessità che risultano inedite (o comunque meno avvertite) in contesti “terrestri”. E ciò principalmente in considerazione del fatto che in mare esistono sia spazi che non sono soggetti alla sovranità di alcuno Stato, sia spazi che, per quanto soggetti all’esercizio di poteri e diritti sovrani da parte dello Stato costiero, non sono in tutto e per tutto equiparabili al territorio di quest’ultimo. In tale prospettiva, il presente contributo si propone di indagare la rilevanza che le regole del diritto del mare hanno avuto nell’elaborazione e nell’applicazione delle norme di conflitto in tema di illeciti marittimi, onde verificare, in particolare, entro quali limiti i criteri di allocazione della sovranità impiegati dal diritto del mare siano suscettibili di orientare l’applicazione delle regole di diritto internazionale privato.
Diritto del mare e identificazione della legge applicabile in materia di illeciti marittimi: spunti di riflessione a margine della recente crisi del mar rosso
Simone Carrea
2024-01-01
Abstract
La questione relativa all’identificazione della legge applicabile agli illeciti marittimi impegna da secoli la dottrina e la giurisprudenza, sia italiana che straniera. Per un verso, infatti, i rapporti che ineriscono alla navigazione presentano un intrinseco carattere di internazionalità. Per altro verso, la localizzazione delle fattispecie ambientate in ambito marittimo dà luogo a complessità che risultano inedite (o comunque meno avvertite) in contesti “terrestri”. E ciò principalmente in considerazione del fatto che in mare esistono sia spazi che non sono soggetti alla sovranità di alcuno Stato, sia spazi che, per quanto soggetti all’esercizio di poteri e diritti sovrani da parte dello Stato costiero, non sono in tutto e per tutto equiparabili al territorio di quest’ultimo. In tale prospettiva, il presente contributo si propone di indagare la rilevanza che le regole del diritto del mare hanno avuto nell’elaborazione e nell’applicazione delle norme di conflitto in tema di illeciti marittimi, onde verificare, in particolare, entro quali limiti i criteri di allocazione della sovranità impiegati dal diritto del mare siano suscettibili di orientare l’applicazione delle regole di diritto internazionale privato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.