EcoeFISHent (“Demonstrable and replicable cluster implementing systemic solutions through multilevel circular value chains for eco-efficient valorization of fishing and fish industries side streams”) è un progetto del Programma Horizon 2020 - Green Deal dedicato all’economia circolare nel settore della pesca, volto a conciliare sviluppo industriale, crescita socioeconomica e tutela dell'ambiente marino [1]. Rispondendo a molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, il progetto è partito dalla progettazione e dallo sviluppo di un innovativo pretrattamento di disidratazione di queste biomasse altamente deperibili abbinato a tecnologie di estrazione innovative che consentono un uso sostenibile ed efficiente di questi flussi secondari in diversi settori, tra cui quello alimentare, cosmetico e dei biomateriali. Il gruppo di ricerca di Chimica degli Alimenti del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Genova si è occupato della valorizzazione dei flussi secondari della lavorazione industriale del tonno in scatola e di sottoprodotti di pesci di acquacoltura, mediante processi estrattivi e formulativi innovativi ed environmentally friendly, con l'obiettivo di recuperare molecole proteiche/peptidi, quali gelatina, idrolizzati di collagene, proteine non collageniche, oltre agli intermedi di processo quali acidi grassi (omega-3) ed altri metaboliti bioattivi. In collaborazione con il Gruppo di Chimica Analitica e Chemiometria del medesimo dipartimento, tecniche spettroscopiche non distruttive, quali NIR (spettroscopia nel vicino infrarosso) e FT-IR (spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier), sono state utilizzate quali metodi analitici rapidi, economici e sicuri per la caratterizzazione quali-quantitativa delle biomasse ittiche e dei corrispondenti bioattivi proteici estratti. In particolare, spettrofotometri NIR portatili, in combinazione con approcci chemiometrici, sono stati impiegati al fine di semplificare i flussi di lavoro sostituendo le metodiche distruttive di riferimento ufficiali per l’analisi prossimale. [1] Demonstrable and Replicable Cluster Implementing Systemic Solutions through Multilevel Circular Value Chains for EcoEfficient Valorization of Fishing and Fish Industries Side-Streams (EcoeFISHent) (EU CORDIS, 2021). Available online: https://ecoefishent.eu/
“Tecniche non distruttive per la valorizzazione dei flussi collaterali della filiera ittica: il progetto Horizon 2020 ‘EcoeFISHent’”
Federica Turrini;Federica Grasso;Valentina Orlandi;Cristina Malegori;Monica Casale;Raffaella Boggia
2024-01-01
Abstract
EcoeFISHent (“Demonstrable and replicable cluster implementing systemic solutions through multilevel circular value chains for eco-efficient valorization of fishing and fish industries side streams”) è un progetto del Programma Horizon 2020 - Green Deal dedicato all’economia circolare nel settore della pesca, volto a conciliare sviluppo industriale, crescita socioeconomica e tutela dell'ambiente marino [1]. Rispondendo a molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, il progetto è partito dalla progettazione e dallo sviluppo di un innovativo pretrattamento di disidratazione di queste biomasse altamente deperibili abbinato a tecnologie di estrazione innovative che consentono un uso sostenibile ed efficiente di questi flussi secondari in diversi settori, tra cui quello alimentare, cosmetico e dei biomateriali. Il gruppo di ricerca di Chimica degli Alimenti del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Genova si è occupato della valorizzazione dei flussi secondari della lavorazione industriale del tonno in scatola e di sottoprodotti di pesci di acquacoltura, mediante processi estrattivi e formulativi innovativi ed environmentally friendly, con l'obiettivo di recuperare molecole proteiche/peptidi, quali gelatina, idrolizzati di collagene, proteine non collageniche, oltre agli intermedi di processo quali acidi grassi (omega-3) ed altri metaboliti bioattivi. In collaborazione con il Gruppo di Chimica Analitica e Chemiometria del medesimo dipartimento, tecniche spettroscopiche non distruttive, quali NIR (spettroscopia nel vicino infrarosso) e FT-IR (spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier), sono state utilizzate quali metodi analitici rapidi, economici e sicuri per la caratterizzazione quali-quantitativa delle biomasse ittiche e dei corrispondenti bioattivi proteici estratti. In particolare, spettrofotometri NIR portatili, in combinazione con approcci chemiometrici, sono stati impiegati al fine di semplificare i flussi di lavoro sostituendo le metodiche distruttive di riferimento ufficiali per l’analisi prossimale. [1] Demonstrable and Replicable Cluster Implementing Systemic Solutions through Multilevel Circular Value Chains for EcoEfficient Valorization of Fishing and Fish Industries Side-Streams (EcoeFISHent) (EU CORDIS, 2021). Available online: https://ecoefishent.eu/I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.