Già nel 1980 Papert sosteneva che il computer, dal punto di vista dell’uso che se ne può fare, dovesse essere considerato come una matita nelle mani dei bambini del futuro. Con il costante sviluppo delle tecnologie e la loro onnipresenza nella nostra vita personale e lavorativa, oggi diventa ancora più importante non solo saper leggere il flusso di immagini e parole che questi strumenti ci propongono, ma anche riuscire ad essere attivi nel loro utilizzo: scrivendo e creando in modo fantasioso, critico e collaborativo (Burke, 2012). Matita, lettura, scrittura, codice. I collegamenti tra il mondo digitale e l’ambito linguistico sono molteplici e hanno fornito lo spunto per il progetto di questo studio: in una classe seconda di scuola secondaria di primo grado si è svolto un corso sulla programmazione a blocchi con la metodologia Content and Language Integrated Learning (CLIL). L’idea è stata quella di portare avanti in parallelo il codice digitale insieme a quello linguistico. L’attività interdisciplinare task-based svolta a piccoli gruppi e tramite metodologia CLIL ha avuto come obiettivo la creazione di un tour virtuale interattivo fruibile tramite un visore VR. L’esperienza didattica ha ottenuto risultati positivi sia a livello di introduzione alla programmazione sia in un’ottica più ampia di integrazione di competenze trasversali e di collaborazione tra diverse discipline del curriculum.
Co(de)spaces: a long voyage. Insegnare il pensiero computazionale con la metodologia CLIL
Chiara Storace
2024-01-01
Abstract
Già nel 1980 Papert sosteneva che il computer, dal punto di vista dell’uso che se ne può fare, dovesse essere considerato come una matita nelle mani dei bambini del futuro. Con il costante sviluppo delle tecnologie e la loro onnipresenza nella nostra vita personale e lavorativa, oggi diventa ancora più importante non solo saper leggere il flusso di immagini e parole che questi strumenti ci propongono, ma anche riuscire ad essere attivi nel loro utilizzo: scrivendo e creando in modo fantasioso, critico e collaborativo (Burke, 2012). Matita, lettura, scrittura, codice. I collegamenti tra il mondo digitale e l’ambito linguistico sono molteplici e hanno fornito lo spunto per il progetto di questo studio: in una classe seconda di scuola secondaria di primo grado si è svolto un corso sulla programmazione a blocchi con la metodologia Content and Language Integrated Learning (CLIL). L’idea è stata quella di portare avanti in parallelo il codice digitale insieme a quello linguistico. L’attività interdisciplinare task-based svolta a piccoli gruppi e tramite metodologia CLIL ha avuto come obiettivo la creazione di un tour virtuale interattivo fruibile tramite un visore VR. L’esperienza didattica ha ottenuto risultati positivi sia a livello di introduzione alla programmazione sia in un’ottica più ampia di integrazione di competenze trasversali e di collaborazione tra diverse discipline del curriculum.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.