Dall’inizio del XXI secolo e con l’era della rivoluzione digitale, una nuova logica relazionale (basata su processi complessi e in evoluzione) ha sostituito la vecchia logica (com)posizionale. Una nuova logica che richiede la collaborazione con le nuove tecnologie digitali, ma soprattutto con le 5IN (Informazione + Interazione + Interconnessione + Integrazione + Innovazione): un’equazione sostanziale per un nuovo modo di definire spazi, città e habitat. In un periodo di tempo molto breve, abbiamo assistito a un cambiamento di paradigma nel pensiero architetto- nico e urbano: lontano dagli oggetti costruiti e dalle città basate principalmente su una logica lineare, deterministica, statica e preferibilmente formalizzata e/o formalizzabile (compositiva), stiamo assistendo all’emergenza d’una architettura e un’urbanistica basate su una logica meno lineare, più fluttuante e tecnologica; più strategica, procedurale e formulante (combinatoria) che sostanzialmente formalizzante. Una logica più flessibile, dinamica e “aperta”, assolutamen- te - e complessivamente - interattiva e reattiva. I nuovi strumenti di mappatura, modellazione, orientazione e costruzione dei nostri habitat ci permettono di creare nuovi scenari virtuali, ma decisivamente reali, condivisi e co-decisionali, in grado di progettare la realtà stessa, unendo lo materiale con le l’immateriale attraverso nuove tecniche di (ri)conoscimento e di (ri)definizio- ne; riguardando - e mettendo anche in discussione - il vecchio concetto di morfologia, trasferen- dolo a una nuova interpretazione più logo-morfica.

Tecnica e Forma: Morphologies>Logomorphies. Equation “logic+technology+form” in the new complex City,

Gausa Navarro, M.;Canessa N
2023-01-01

Abstract

Dall’inizio del XXI secolo e con l’era della rivoluzione digitale, una nuova logica relazionale (basata su processi complessi e in evoluzione) ha sostituito la vecchia logica (com)posizionale. Una nuova logica che richiede la collaborazione con le nuove tecnologie digitali, ma soprattutto con le 5IN (Informazione + Interazione + Interconnessione + Integrazione + Innovazione): un’equazione sostanziale per un nuovo modo di definire spazi, città e habitat. In un periodo di tempo molto breve, abbiamo assistito a un cambiamento di paradigma nel pensiero architetto- nico e urbano: lontano dagli oggetti costruiti e dalle città basate principalmente su una logica lineare, deterministica, statica e preferibilmente formalizzata e/o formalizzabile (compositiva), stiamo assistendo all’emergenza d’una architettura e un’urbanistica basate su una logica meno lineare, più fluttuante e tecnologica; più strategica, procedurale e formulante (combinatoria) che sostanzialmente formalizzante. Una logica più flessibile, dinamica e “aperta”, assolutamen- te - e complessivamente - interattiva e reattiva. I nuovi strumenti di mappatura, modellazione, orientazione e costruzione dei nostri habitat ci permettono di creare nuovi scenari virtuali, ma decisivamente reali, condivisi e co-decisionali, in grado di progettare la realtà stessa, unendo lo materiale con le l’immateriale attraverso nuove tecniche di (ri)conoscimento e di (ri)definizio- ne; riguardando - e mettendo anche in discussione - il vecchio concetto di morfologia, trasferen- dolo a una nuova interpretazione più logo-morfica.
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