La trilogia degli angelici animali [L’Iguana, (1965); Il cardillo addolorato (1993); Alonso e i visionari (1996)] è caratterizzata, oltre che dagli aspetti maggiormente noti, da alcune isotopie linguistiche che, sul piano formale, sono in diretta relazione con la natura ambigua e multiforme delle narrazioni ortesiane. Attraverso una prima indagine, si rileverà la ricorrenza dell’uso degli alterati diminutivi per considerarne il valore simbolico e si osserveranno alcune peculiarità dell’apparato onomastico per cogliere l’esistenza di un rapporto semantico tra alcuni dei personaggi principali e i nomi che li designano.

Miniature verbali e nominazioni. Alcuni rilievi linguistici sulla trilogia delle bestie-angelo di Anna Maria Ortese

Sara Sorrentino
2024-01-01

Abstract

La trilogia degli angelici animali [L’Iguana, (1965); Il cardillo addolorato (1993); Alonso e i visionari (1996)] è caratterizzata, oltre che dagli aspetti maggiormente noti, da alcune isotopie linguistiche che, sul piano formale, sono in diretta relazione con la natura ambigua e multiforme delle narrazioni ortesiane. Attraverso una prima indagine, si rileverà la ricorrenza dell’uso degli alterati diminutivi per considerarne il valore simbolico e si osserveranno alcune peculiarità dell’apparato onomastico per cogliere l’esistenza di un rapporto semantico tra alcuni dei personaggi principali e i nomi che li designano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1173895
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