Il presente articolo propone una disamina sulla dimensione liberale del voto obbligatorio. Lo scritto prenderà le mosse dal problema dell’astensione, fattore determinante per la scelta di adottare il voto obbligatorio. Si metteranno così in luce alcune possibili ragioni di dissenso nei confronti dell’obbligatorietà del suffragio. Il contrasto all’astensione sembrerebbe infatti sottrarre ai cittadini la possibilità di fare proprie determinate posizioni morali e politiche, restringendo la loro libertà di scelta e di espressione. Scopo dell’articolo è mostrare la piena capacità del voto obbligatorio di esprimere le idee degli elettori e di valorizzare al contempo l’ambizione liberale di una libertà dalle istituzioni e nelle istituzioni.
Liberalismo e voto obbligatorio: un confronto.
Paolo Bodini
2019-01-01
Abstract
Il presente articolo propone una disamina sulla dimensione liberale del voto obbligatorio. Lo scritto prenderà le mosse dal problema dell’astensione, fattore determinante per la scelta di adottare il voto obbligatorio. Si metteranno così in luce alcune possibili ragioni di dissenso nei confronti dell’obbligatorietà del suffragio. Il contrasto all’astensione sembrerebbe infatti sottrarre ai cittadini la possibilità di fare proprie determinate posizioni morali e politiche, restringendo la loro libertà di scelta e di espressione. Scopo dell’articolo è mostrare la piena capacità del voto obbligatorio di esprimere le idee degli elettori e di valorizzare al contempo l’ambizione liberale di una libertà dalle istituzioni e nelle istituzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.