Un’iscrizione funeraria romana fu individuata nel 1961 nella chiesa di San Bartolomeo di Montefalco (PG). La pietra è stata segata in senso orizzontale e la parte superstite sembra corrispondere a circa due terzi del blocco originario. Il testo ricorda un personaggio, finora ignoto, che rivestì a Mevania importanti cariche pubbliche tra cui la questura e il maronato ed è stato oggetto di diverse interpretazioni e proposte di datazione. Il presente lavoro, si propone di ‘restituire’ il cognomen del personaggio onorato, Virsacius e la sua tribù di appartenenza, la Quirina. Quanto alla datazione, l’epigrafe andrebbe collocata intorno alla metà del I secolo a.C.
*VIRSACIUS QUAESTOR, MARO A MEVANIA
maria federica petraccia
2022-01-01
Abstract
Un’iscrizione funeraria romana fu individuata nel 1961 nella chiesa di San Bartolomeo di Montefalco (PG). La pietra è stata segata in senso orizzontale e la parte superstite sembra corrispondere a circa due terzi del blocco originario. Il testo ricorda un personaggio, finora ignoto, che rivestì a Mevania importanti cariche pubbliche tra cui la questura e il maronato ed è stato oggetto di diverse interpretazioni e proposte di datazione. Il presente lavoro, si propone di ‘restituire’ il cognomen del personaggio onorato, Virsacius e la sua tribù di appartenenza, la Quirina. Quanto alla datazione, l’epigrafe andrebbe collocata intorno alla metà del I secolo a.C.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.