Soffermandosi dapprima sugli «Asolani» di Pietro Bembo e sul «Libro del Cortegiano» di Baldassarre Castiglione, per approdare poi ai «Marmi» di Anton Francesco Doni e al «Ragionamento occorso tra un cavaliere errante et un uomo soletario» di Ortensio Lando, il presente articolo intende offrire un contributo alla riflessione sul dialogo rinascimentale, proponendo un’analisi dei luoghi in cui tali dialoghi sono stati ambientati: il giardino del castello di Asolo, Palazzo ducale a Urbino, la piazza di Santa Maria del Fiore a Firenze e una selva aspra e inabitata. L’obiettivo dello studio è cercare di comprendere la relazione che si instaura tra il paesaggio naturale o artificiale descritto e il messaggio che l'autore desidera trasmettere: in che misura l’ambiente è in grado di influenzare o convalidare l’idea o l’ideale di una determinata opera?
Tra Bembo e Castiglione, Doni e Lando. I luoghi del dialogo nella Letteratura italiana del Cinquecento
Luca Pastori
2023-01-01
Abstract
Soffermandosi dapprima sugli «Asolani» di Pietro Bembo e sul «Libro del Cortegiano» di Baldassarre Castiglione, per approdare poi ai «Marmi» di Anton Francesco Doni e al «Ragionamento occorso tra un cavaliere errante et un uomo soletario» di Ortensio Lando, il presente articolo intende offrire un contributo alla riflessione sul dialogo rinascimentale, proponendo un’analisi dei luoghi in cui tali dialoghi sono stati ambientati: il giardino del castello di Asolo, Palazzo ducale a Urbino, la piazza di Santa Maria del Fiore a Firenze e una selva aspra e inabitata. L’obiettivo dello studio è cercare di comprendere la relazione che si instaura tra il paesaggio naturale o artificiale descritto e il messaggio che l'autore desidera trasmettere: in che misura l’ambiente è in grado di influenzare o convalidare l’idea o l’ideale di una determinata opera?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.