The article focuses on the book "Handbuch des Kritikers" (Critic's Handbook), which is a collection of aphorisms about theatre. The author is Alfred Polgar, one of the greatest Viennese writers of the 20th century. In this book, Polgar deals with the human being constantly split between ideal and real, between nature, art and artificiality. Here, what Polgar writes about seems to be the "theatrum mundi" of human formation, where heroes, brutes and poets, madmen, geniuses and buffoons play alongside each other. For the pedagogist, this book can be considered as a philosophical essay from which the singularity and universality of human formation emerge in a unitary vision. This is combined, in the "Handbook", with a fervent critique of the culture relating to the historical time in which Polgar lives.

L’articolo si concentra sul libro "Handbuch des Kritikers" (Manuale del critico), che è una raccolta di aforismi sul teatro. L'autore è Alfred Polgar, uno dei maggiori scrittori viennesi del XX secolo. Nel volume, Polgar tratta dell’essere umano costantemente scisso tra ideale e reale, fra natura, arte e artificiosità. Quello di cui scrive Polgar sembra qui assurgere a "theatrum mundi" della formazione umana, ove eroi, bruti e poeti, folli, gèni e buffoni recitano l’uno accanto all’altro. Agli occhi del pedagogista questo libro può allora rivelarsi come un saggio filosofico dal quale emergono singolarità e universalità della formazione umana in una visione unitaria. A ciò si ordisce, fra le pagine del "Manuale", una fervida critica della cultura relativa al tempo storico in cui Polgar vive.

Alfred Polgar e il theatrum mundi della formazione umana

Francesca Marcone
2023-01-01

Abstract

The article focuses on the book "Handbuch des Kritikers" (Critic's Handbook), which is a collection of aphorisms about theatre. The author is Alfred Polgar, one of the greatest Viennese writers of the 20th century. In this book, Polgar deals with the human being constantly split between ideal and real, between nature, art and artificiality. Here, what Polgar writes about seems to be the "theatrum mundi" of human formation, where heroes, brutes and poets, madmen, geniuses and buffoons play alongside each other. For the pedagogist, this book can be considered as a philosophical essay from which the singularity and universality of human formation emerge in a unitary vision. This is combined, in the "Handbook", with a fervent critique of the culture relating to the historical time in which Polgar lives.
2023
L’articolo si concentra sul libro "Handbuch des Kritikers" (Manuale del critico), che è una raccolta di aforismi sul teatro. L'autore è Alfred Polgar, uno dei maggiori scrittori viennesi del XX secolo. Nel volume, Polgar tratta dell’essere umano costantemente scisso tra ideale e reale, fra natura, arte e artificiosità. Quello di cui scrive Polgar sembra qui assurgere a "theatrum mundi" della formazione umana, ove eroi, bruti e poeti, folli, gèni e buffoni recitano l’uno accanto all’altro. Agli occhi del pedagogista questo libro può allora rivelarsi come un saggio filosofico dal quale emergono singolarità e universalità della formazione umana in una visione unitaria. A ciò si ordisce, fra le pagine del "Manuale", una fervida critica della cultura relativa al tempo storico in cui Polgar vive.
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