Umanesimo e teologia. Note a margine di un saggio di Werner Jaeger

With Humanism and Theology Werner Jaeger invites to overcoming the long-standing prejudice which put Humanism in contrast with ancient and medieval theology, as if Humanists were proposing a return to classicism centered on a completely new idea of human nature – breaking with thoughts of human beings which live immediately before them. Nevertheless, even the great thinkers of Middle Ages, such as Thomas and Dante, may be considered true humanists as they tried to understand world using Reason, considered – in continuity with classical greek philosophy – as participation of human in divine. In this way that prejudice gives to Humanism an agnostic charge that it could not have and to Theology an anti-humanistic component that was far from it. Presenting Jaeger’s lecture, this essay helps to reread the ancient and medieval heritage in a non-reductive perspective.

Umanesimo e teologia di Werner Jaeger invita a superare lo storico pregiudizio che contrappone l’Umanesimo rinascimentale alla teologia antica e medievale; come se gli umanisti proponessero un ritorno alla classicità centrato su una concezione totalmente nuova della natura umana, in piena rottura con le riflessioni degli uomini che li avevano immediatamente preceduti. Eppure, anche i grandi pensatori del Medioevo, come Tommaso e Dante, possono essere considerati veri umanisti in quanto animati dal tentativo di comprendere il mondo tramite l’uso della ragione, vista – in continuità con la filosofia greca classica – come partecipazione dell’Umano al Divino. Quel pregiudizio, allora, attribuisce all’Umanesimo una carica agnostica che non poteva possedere e alla teologia una componente antiumanistica che le era in verità estranea. Recuperando la lezione jaegeriana, il saggio aiuta a rileggere l’eredità antica e medievale in una prospettiva non riduttiva.