Raccontare le montagne: lo sguardo anticonformista di Claudio Morandini

This paper proposes a reflection on the representation of mountains in the collective imaginary. With this aim in mind, it analyses the novels and short stories by Claudio Morandini, a writer who, in an editorial panorama increasingly focused on the mountains, adopts an alternative and non-conformist outlook, aimed at breaking down stereotypes and clichés through narrative and narratological devices that encourage the reader to take a critical viewpoint. By exploring the physical and human geographies constructed by this author, the article aims to reflect on the relationship between real and imagined mountains, as well as on the sense of hybridisation between human and non-human, and on the sense of authenticity that comes from the ambiguous perceptions of inhabitants and tourists.

Questo articolo propone una riflessione sulla rappresentazione della montagna nell’immaginario collettivo. A questo scopo vengono analizzati i romanzi e i racconti di Claudio Morandini, uno scrittore che, in un panorama editoriale sempre più interessato alla montagna, assume un sguardo alternativo e anticonformista, volto a smontare stereotipi e luoghi comuni, attraverso espedienti narrativi e narratologici che favoriscono l’assunzione di un punto di vista critico da parte del lettore. Attraverso un percorso nelle geografie fisiche e in quelle umane costruite da questo autore, l’articolo si propone di ragionare sul rapporto tra montagna reale e immaginata, nonché di riflettere sul senso delle ibridazioni tra umano e non umano e sul senso dell’autenticità dei luoghi montani, derivante dalle ambigue percezioni degli abitanti e dei turisti.