The essay investigates United States legal policy towards the two major defeated states of the Second World War, Germany and Japan. Starting from the research of the legal historian Rande Kostal and the writings of the jurists Karl Loewenstein and Helmut Quaritsch, the theme is developed in relation to the United States attempt to create in the two occupied countries those legal institutions capable of ensuring the transition to a liberal-democratic regime, in particular an independent judiciary. As will be shown, the project met with substantial failure, not only because of the resistance of the legal-administrative elites of the defeated states, but also because of the oscillation of United States policy itself between the opposing demands dictated by the intentions of a «transformative occupation», on the one hand, and a «national security liberalism», or power politics, on the other. In this perspective, the study of the reasons for American failure in the post-World War II period could prove still useful today to understand the limits encountered in transplanting the typical institutions of liberalism, both political and legal, into contexts other than the original one.

L’articolo indaga, dal punto di vista del diritto, la politica degli Stati Uniti verso i due grandi Stati sconfitti della Seconda Guerra Mondiale, la Germania e il Giappone. Partendo dalle ricerche dello storico del diritto Rande Kostal e dagli scritti dei giuristi Karl Loewenstein ed Helmut Quaritsch, il tema viene sviluppato in rapporto al tentativo statunitense di creare nei due Paesi occupati quelle istituzioni legali in grado di assicurare la transizione a un regime liberal-democratico, in particolare una magistratura indipendente. Come si cercherà di dimostrare, il progetto andò incontro a un sostanziale insuccesso, non solo per la resistenza delle élite giuridico-amministrative degli Stati sconfitti, ma anche per l’oscillare della stessa politica statunitense tra le opposte esigenze dettate dai propositi di una «occupazione trasformativa», da un lato, e di un «national security liberalism», o di una politica di potenza, dall’altro. Lo studio delle ragioni del fallimento americano nel Secondo dopoguerra si potrebbe rivelare, in questa prospettiva, ancora oggi utile per comprendere i limiti che ha incontrato il trapianto delle istituzioni tipiche del liberalismo, politico e giuridico, in contesti diversi da quello d’origine.

Le politiche statunitensi di ricostruzione della giurisdizione in Germania e Giappone, tra «occupazione trasformativa» e «national security liberalism». Alcuni spunti a partire dall’opera di R.W. Kostal.

Marco Marazzini
2022-01-01

Abstract

The essay investigates United States legal policy towards the two major defeated states of the Second World War, Germany and Japan. Starting from the research of the legal historian Rande Kostal and the writings of the jurists Karl Loewenstein and Helmut Quaritsch, the theme is developed in relation to the United States attempt to create in the two occupied countries those legal institutions capable of ensuring the transition to a liberal-democratic regime, in particular an independent judiciary. As will be shown, the project met with substantial failure, not only because of the resistance of the legal-administrative elites of the defeated states, but also because of the oscillation of United States policy itself between the opposing demands dictated by the intentions of a «transformative occupation», on the one hand, and a «national security liberalism», or power politics, on the other. In this perspective, the study of the reasons for American failure in the post-World War II period could prove still useful today to understand the limits encountered in transplanting the typical institutions of liberalism, both political and legal, into contexts other than the original one.
2022
L’articolo indaga, dal punto di vista del diritto, la politica degli Stati Uniti verso i due grandi Stati sconfitti della Seconda Guerra Mondiale, la Germania e il Giappone. Partendo dalle ricerche dello storico del diritto Rande Kostal e dagli scritti dei giuristi Karl Loewenstein ed Helmut Quaritsch, il tema viene sviluppato in rapporto al tentativo statunitense di creare nei due Paesi occupati quelle istituzioni legali in grado di assicurare la transizione a un regime liberal-democratico, in particolare una magistratura indipendente. Come si cercherà di dimostrare, il progetto andò incontro a un sostanziale insuccesso, non solo per la resistenza delle élite giuridico-amministrative degli Stati sconfitti, ma anche per l’oscillare della stessa politica statunitense tra le opposte esigenze dettate dai propositi di una «occupazione trasformativa», da un lato, e di un «national security liberalism», o di una politica di potenza, dall’altro. Lo studio delle ragioni del fallimento americano nel Secondo dopoguerra si potrebbe rivelare, in questa prospettiva, ancora oggi utile per comprendere i limiti che ha incontrato il trapianto delle istituzioni tipiche del liberalismo, politico e giuridico, in contesti diversi da quello d’origine.
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