Hochschule für Gestaltung, Ulm, 1950-1968, luogo di fondazione teorica del design, scuola, momento di confronto ‘spregiudicato’, spazio di dialogo con l’industria, contributo alla rieducation democratica della Germania. Con riferimento a questi e altri significati, il saggio affronta il tema del Disegno a Ulm, per approfondirne alcune questioni teoriche e procedurali, ed evidenziarne le valenze nei processi di configurazione. Si ripropone un riferimento “classico” del design, rispetto al quale ogni rilettura una lettura di scoperta. Le varie interpretazioni, infatti, contribuiscono a precisare l’HfG e a offrirla come modello da applicare, modificare, oppure negare. La relazione fra il tema proposto e il ‘connettere’ si attua su due piani: il primo riguarda la sfera spazio- temporale, la connessione con un’esperienza teorico-didattica situata in un lontano contesto geografico e storico a cui corrisponde una distanza culturale non trascurabile; il secondo riguarda la relazione tra il disegno e il progetto. Si vuole segnalare la portata anticipatoria rispetto alla dimensione generativa della rappresentazione digitale. Si vuole mostrare un “digitale ante litteram”, realizzato attraverso una dimensione scientifica e insieme artigianale. Il metodo adottato prevede la descrizione del disegno attraverso un processo top/down: a partire da alcune questioni teoriche e culturali evolve verso temi tecnico-metodologici, fino alla descrizione della prassi applicativa.
Connessioni storiche fra il disegno e il design. Qual è la lezione della Scuola di Ulm?
Enrica Bistagnino
2020-01-01
Abstract
Hochschule für Gestaltung, Ulm, 1950-1968, luogo di fondazione teorica del design, scuola, momento di confronto ‘spregiudicato’, spazio di dialogo con l’industria, contributo alla rieducation democratica della Germania. Con riferimento a questi e altri significati, il saggio affronta il tema del Disegno a Ulm, per approfondirne alcune questioni teoriche e procedurali, ed evidenziarne le valenze nei processi di configurazione. Si ripropone un riferimento “classico” del design, rispetto al quale ogni rilettura una lettura di scoperta. Le varie interpretazioni, infatti, contribuiscono a precisare l’HfG e a offrirla come modello da applicare, modificare, oppure negare. La relazione fra il tema proposto e il ‘connettere’ si attua su due piani: il primo riguarda la sfera spazio- temporale, la connessione con un’esperienza teorico-didattica situata in un lontano contesto geografico e storico a cui corrisponde una distanza culturale non trascurabile; il secondo riguarda la relazione tra il disegno e il progetto. Si vuole segnalare la portata anticipatoria rispetto alla dimensione generativa della rappresentazione digitale. Si vuole mostrare un “digitale ante litteram”, realizzato attraverso una dimensione scientifica e insieme artigianale. Il metodo adottato prevede la descrizione del disegno attraverso un processo top/down: a partire da alcune questioni teoriche e culturali evolve verso temi tecnico-metodologici, fino alla descrizione della prassi applicativa.File | Dimensione | Formato | |
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