Nel settore del diritto tributario, la certezza del diritto, intesa come ragionevole prevedibilita` delle conseguenze giuridiche delle proprie azioni, costituisce valore strutturale indefettibile anche nel contesto post-moderno, in cui la predeterminazione legislativa del diritto applicabile viene messa in crisi sia sul piano pratico che sul piano dogmatico. In materia tributaria, invece, occorre riaffermare che la presenza di norme generali e astratte, prevedibili ex ante, risulta indispensabile sotto il profilo logico, sociologico e costituzionale. Sul piano logico, il settore tributario si fonda su obbligazioni prescindenti da nessi sinallagmatici con controprestazioni riferibili all’obbligato, per cui la ragionevole prevedibilita` se un proprio comportamento produca o meno obbligazioni del genere risulta indispensabile per permettere la spontanea attuazione dell’obbligo di contribuzione. Sul piano sociologico, la prevedibilita` dell’impatto fiscale dei propri comportamenti risulta essenziale per lo svolgimento della vita economica e sociale: ritenere che la valorizzazione del pluralismo sociale e la complessita` della societa` post-moderna possa trascurare tale primaria esigenza della collettivita` stessa implica un “riduzionismo” non meno pericoloso di quello legalista moderno. Sul piano costituzionale, il collegamento del fenomeno impositivo con il consenso della collettivita` e` strutturale negli ordinamenti democratici e implica la limitazione del ruolo dei soggetti che la collettivita` stessa ritenga dotati di un livello di collegamento considerato insufficiente. Nel momento in cui si individua nel Parlamento rappresentativo un organo dotato di adeguato collegamento con il consenso collettivo, la riserva ad esso della normazione sugli aspetti essenziali della materia costituisce frutto non gia` di moderno legalismo, bensı` di un fenomeno che affonda le proprie radici addirittura nel medioevo. La certezza del diritto costituisce, dunque, un bene giuridico sempre meritevole di tutela nell’ambito del diritto tributario. La complessita` del contesto postmoderno ne complica il raggiungimento, ma cio` non deve indurre ad abbandonarla, bensı` a perfezionarne le modalita` attuative. Il presente scritto analizza le aree in cui l’incertezza si manifesta in materia tributaria, i principali strumenti che l’ordinamento ha approntato per affrontarla e i permanenti profili di criticita` di essi, anche in prospettiva de iure condendo.

Le (in)certezze nel diritto tributario

FARRI FRANCESCO
2021-01-01

Abstract

Nel settore del diritto tributario, la certezza del diritto, intesa come ragionevole prevedibilita` delle conseguenze giuridiche delle proprie azioni, costituisce valore strutturale indefettibile anche nel contesto post-moderno, in cui la predeterminazione legislativa del diritto applicabile viene messa in crisi sia sul piano pratico che sul piano dogmatico. In materia tributaria, invece, occorre riaffermare che la presenza di norme generali e astratte, prevedibili ex ante, risulta indispensabile sotto il profilo logico, sociologico e costituzionale. Sul piano logico, il settore tributario si fonda su obbligazioni prescindenti da nessi sinallagmatici con controprestazioni riferibili all’obbligato, per cui la ragionevole prevedibilita` se un proprio comportamento produca o meno obbligazioni del genere risulta indispensabile per permettere la spontanea attuazione dell’obbligo di contribuzione. Sul piano sociologico, la prevedibilita` dell’impatto fiscale dei propri comportamenti risulta essenziale per lo svolgimento della vita economica e sociale: ritenere che la valorizzazione del pluralismo sociale e la complessita` della societa` post-moderna possa trascurare tale primaria esigenza della collettivita` stessa implica un “riduzionismo” non meno pericoloso di quello legalista moderno. Sul piano costituzionale, il collegamento del fenomeno impositivo con il consenso della collettivita` e` strutturale negli ordinamenti democratici e implica la limitazione del ruolo dei soggetti che la collettivita` stessa ritenga dotati di un livello di collegamento considerato insufficiente. Nel momento in cui si individua nel Parlamento rappresentativo un organo dotato di adeguato collegamento con il consenso collettivo, la riserva ad esso della normazione sugli aspetti essenziali della materia costituisce frutto non gia` di moderno legalismo, bensı` di un fenomeno che affonda le proprie radici addirittura nel medioevo. La certezza del diritto costituisce, dunque, un bene giuridico sempre meritevole di tutela nell’ambito del diritto tributario. La complessita` del contesto postmoderno ne complica il raggiungimento, ma cio` non deve indurre ad abbandonarla, bensı` a perfezionarne le modalita` attuative. Il presente scritto analizza le aree in cui l’incertezza si manifesta in materia tributaria, i principali strumenti che l’ordinamento ha approntato per affrontarla e i permanenti profili di criticita` di essi, anche in prospettiva de iure condendo.
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