La stagione inaugurata dalla Corte con le note sentenze nn. 171 del 2007 e 22 del 2012 — fondate (i) sul riconoscimento di un nesso di interrelazione funzionale tra decreto-legge e legge di conversione e (ii) sulla conseguente peculiarità del procedimento di adozione della seconda, tale da non tollerare l’inserimento in quella sede di disposizioni al primo estranee per contenuto o finalità — rappresenta un condivisibile (e ormai consolidato) “cambio di passo” in tema di decretazione d’urgenza; tuttavia, nell’ambito di questa giurisprudenza, continua a registrarsi un certo “andirivieni concettuale” sulla natura e sulla portata del requisito della omogeneità, tanto del d.l. che delle disposizioni aggiunte in sede di conversione. Il contributo esamina questa tendenza, commentando la sentenza della Corte costituzionale n. 226/2019.
L’apparente univocità della giurisprudenza della Corte costituzionale in tema di omogeneità del decreto-legge e della legge di conversione.
Francaviglia, Michele
2019-01-01
Abstract
La stagione inaugurata dalla Corte con le note sentenze nn. 171 del 2007 e 22 del 2012 — fondate (i) sul riconoscimento di un nesso di interrelazione funzionale tra decreto-legge e legge di conversione e (ii) sulla conseguente peculiarità del procedimento di adozione della seconda, tale da non tollerare l’inserimento in quella sede di disposizioni al primo estranee per contenuto o finalità — rappresenta un condivisibile (e ormai consolidato) “cambio di passo” in tema di decretazione d’urgenza; tuttavia, nell’ambito di questa giurisprudenza, continua a registrarsi un certo “andirivieni concettuale” sulla natura e sulla portata del requisito della omogeneità, tanto del d.l. che delle disposizioni aggiunte in sede di conversione. Il contributo esamina questa tendenza, commentando la sentenza della Corte costituzionale n. 226/2019.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.