In 1591 Alessandro da Ripa, abbot of San Bartolomeo in Pantano, in Pistoia, provided the organ with a new “cantoria”. The structure, furnished with a new inscription, is the result of the reuse of the ancient pulpit of the church, realised between 1239 and 1250 by Guido da Como. The medieval reliefs come down to us in this new arrangement. The operation is a successful example of the reworking of a medieval pulpit in modern era, which is rather common, particularly in Tuscany. Certainly, da Ripa’s main goal was not to preserve the iconographic and symbolic contents of the artifact. Despite this, the effort to emphasize the aesthetic qualities of the medieval work and the respect of its integrity are evident.

Nel 1591 Alessandro da Ripa, abate di San Bartolomeo in Pantano a Pistoia, dota l’organo di una nuova cantoria. La struttura, corredata da un’epigrafe, è frutto del riassemblaggio dell’antico pulpito della chiesa, realizzato tra 1239 e 1250 da Guido da Como. In questo assetto i rilievi giungono fino al secolo scorso. Si tratta di un esempio felice del rimaneggiamento in epoca moderna di un pulpito medievale, pratica particolarmente frequente nel contesto toscano. L’operazione non si pone certo il fine di preservare la leggibilità dell’apparato iconografico e simbolico del manufatto. Nonostante questo, dalla soluzione cinquecentesca traspare l’apprezzamento estetico del pezzo antico, il rispetto della sua integrità, lo sforzo nella ricerca di una soluzione che lo metta adeguatamente in valore.

Un reimpiego di valore, un’anastilosi mancata: il pulpito di Guido Bigarelli da Como in San Bartolomeo in Pantano a Pistoia

Aurora Corio
2021-01-01

Abstract

In 1591 Alessandro da Ripa, abbot of San Bartolomeo in Pantano, in Pistoia, provided the organ with a new “cantoria”. The structure, furnished with a new inscription, is the result of the reuse of the ancient pulpit of the church, realised between 1239 and 1250 by Guido da Como. The medieval reliefs come down to us in this new arrangement. The operation is a successful example of the reworking of a medieval pulpit in modern era, which is rather common, particularly in Tuscany. Certainly, da Ripa’s main goal was not to preserve the iconographic and symbolic contents of the artifact. Despite this, the effort to emphasize the aesthetic qualities of the medieval work and the respect of its integrity are evident.
2021
Nel 1591 Alessandro da Ripa, abate di San Bartolomeo in Pantano a Pistoia, dota l’organo di una nuova cantoria. La struttura, corredata da un’epigrafe, è frutto del riassemblaggio dell’antico pulpito della chiesa, realizzato tra 1239 e 1250 da Guido da Como. In questo assetto i rilievi giungono fino al secolo scorso. Si tratta di un esempio felice del rimaneggiamento in epoca moderna di un pulpito medievale, pratica particolarmente frequente nel contesto toscano. L’operazione non si pone certo il fine di preservare la leggibilità dell’apparato iconografico e simbolico del manufatto. Nonostante questo, dalla soluzione cinquecentesca traspare l’apprezzamento estetico del pezzo antico, il rispetto della sua integrità, lo sforzo nella ricerca di una soluzione che lo metta adeguatamente in valore.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/1065340
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact